da Roma
Nei festival si parla sempre di Rossellini, De Sica, Fellini, Visconti e Antonioni, come negli stadi o negli studi tv si parla di Riva, Rivera, Sivori, Altafini, Boninsegna... Ma quei calciatori riempivano gli stadi, dando da guadagnare anche a chi era meno bravo di loro; i film di quei famosi registi, invece, raramente riportavano i soldi da casa.
A finanziarli erano i proventi dei film di genere, soldi spesi per «l'arte» solo perché, comunque, sarebbero finiti in imposte.
Quando si evocano i film «storici» (la 01 ne ha appena rimessi in circolazione una decina in dvd), detti anche «sandaloni», va tenuto presente che hanno finanziato - con quelli di Totò e con quelli di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia - la costosa qualità altrui.
A gloria di questi muscolosi eroi di quasi mezzo secolo fa, Stefano (Steve) Della Casa ha dedicato il documentario Uomini forti, presentato ieri alla Festa di Roma. Costoro sono stati Steve Reeves, Gordon Mitchell, Gordon Scott, Reg Park, Ed Fury, Brad Harris, Mickey Hargitay, Richar Harrison, Sergio Ciani (alias Alan Steel), Adriano Bellini (alias Kirk Morris), Mimmo Palmara... Li vediamo in immagini dei loro film, ma soprattutto nei brani dei cinegiornali (Settimana Incom, Ciak...
In «Uomini forti» lepopea dei «peplum»
Della Casa intervista Lizzani, Maselli e altri sul cinema dedicato allantica Roma
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