Occhi lucidi, voce segnata dalla commozione per la sensazione sempre più evidente che si sta per chiudere un ciclo. Loccasione è stata la consegna del «Premio Campidoglio», il riconoscimento conferito a tutti coloro che con la propria attività hanno contribuito a dare lustro alla capitale, una delle ultime uscite di Walter Veltroni nelle vesti di primo cittadino. Il sindaco uscente infatti, dovrebbe ufficializzare le sue dimissioni proprio oggi (cè già un consiglio comunale con all'ordine del giorno le «comunicazioni del sindaco»). «Sono giorni particolari e difficili - esordisce Veltroni - in cui bisogna tenere il cuore a posto. Sono passati sette anni di lavoro, è stata una bellissima esperienza. Roma - dice riferendosi probabilmente a chi lo seguirà - merita amore perché qui si vive in un contesto sociale e civile particolare», caratterizzato «da esseri umani aperti, senza il virus del cinismo e dellegoismo».
Nel frattempo il candidato in pectore continua il suo tour di ascolto: dopo le visite «senza preavviso» a Tor Pignattara e a Casal Bruciato, Francesco Rutelli ieri ha preso lautobus, il 40 Express, direzione stazione Termini. Armato di biglietto, con limpermeabile bianco e il taccuino verde che sono ormai diventati il suo kit da candidato in pectore, Rutelli ha lasciato nel primo pomeriggio la sede ministeriale del Collegio Romano per raggiungere a piedi a piazza Venezia. «Andiamo a caccia di vaffa... - spiega sorridendo a chi lo accompagna - anche se finora sono stati moltissimi i gesti di incoraggiamento e simpatia».
Qualche novità arriva dal fronte del centrodestra. Dopo la rinuncia dellaltro giorno di Franco Frattini ieri cera un altro nome che circolava insistentemente negli ambienti del Polo. Quello di Guido Bertolaso. A quanto si bisbiglia nelle stanze dellopposizione, è infatti cominciato un serrato corteggiamento rivolto al capo della Protezione civile per convincerlo ad accettare la sfida. Si stanno testando, con alcuni sondaggi, le possibilità di vittoria di Bertolaso contro Rutelli. Lui, il diretto interessato, ancora non si sbilancia. In caso di rifiuto rimarrebbe in piedi per il centrodestra il vicepresidente della Camera Giorgia Meloni, ma anche lei per il momento rimane abbottonatissima. Si capirà forse un po di più dopo che sarà stato risolto il nodo dellelection day, fondamentale per imprimere concretezza alla tempistica delle scelte. A sondare la disponibilità di Guido Bertolaso è il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Giro, per il quale, sarebbe una scelta davvero azzeccata, poiché «conosce benissimo la città e saprebbe ricoprire il ruolo di sindaco con grande competenza, così come qualsiasi altro ruolo di governo». «Purtroppo - ammette però Giro - non mi sembra disponibile a questa sfida».
Intanto il leader de La Destra Francesco Storace, dopo aver annunciato la sua candidatura, si è già messo a lavoro. Nel corso di una riunione convocata ieri durgenza con i dirigenti di Roma e Provincia del partito, lex governatore del Lazio ha spiegato il suo piano: «Io sarò un avversario divertente. Avrei voluto vedere il coraggio di Fini: invece di correre per la presidenza della Camera corri, sporcati le mani».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.