Confortati dal bel successo raccolto lanno scorso con Gastone, rilettura artistico/biografica di quel genio estroverso e innovativo che fu Petrolini, Massimo Venturiello e Tosca tornano insieme sul palcoscenico in un progetto che ha dellardimentoso ma che, proprio per questo, incuriosirà senza dubbio il pubblico.
Prendendo come partiture di partenza il celebre film La strada di Fellini e, insieme, ladattamento teatrale che ne trassero Tullio Pinelli e Bernardino Zapponi, Venturiello (anche regista) costruisce un vero e proprio spettacolo di teatro-canzone, facendosi persino carico di scrivere, in collaborazione con Nicola Fano, i testi delle canzoni, su musiche di Germano Mazzocchetti. E se fin qui parliamo di questioni di forma, venendo ai temi di questo non primo omaggio teatrale al cinema del grande maestro (ricordiamo lo splendido Giulietta di Valter Malosti interpretato, alcune stagioni fa, da una Michela Cescon indimenticabile), non possiamo che rassicurare i lettori sul fatto che sono proprio loro, Zampanò e Gelsomina, i personaggi in gioco, e che le atmosfere, i chiaroscuri emotivi, lo struggimento della vicenda si ritrovano sulla scena con pari intensità di quanto capita sul grande schermo. Complice quella malinconia circense, grottesca e saturnina che appartiene allimmaginario stesso felliniano. Immaginario quanto mai teatrale e teatralizzabile, in grado di offrire agli interpreti (nel cast anche Camillo Grassi che fa il Matto) la possibilità di cimentarsi in un ventaglio di sfumature e registri diversi, anche musicalmente parlando.
Ancora, dunque, una produzione che attinge ispirazione alla settima arte, a dimostrazione del fatto che i travasi tra cinema e teatro (e il discorso vale, seppure in misura minore, anche in senso opposto) stanno sempre più caratterizzando la proposta spettacolare italiana. Basti solo pensare ai titoli di questanno di alcuni cartelloni romani: mentre allEliseo proseguono le repliche dellapprezzato La parola ai giurati (regia di Alessandro Gassman), nei mesi scorsi sono passati per la capitale lavori quali Il laureato, Fiore di cactus, Indovina chi viene a cena, Il dubbio (ora sul grande schermo nella versione cinematografica con Meryl Streep), La visita.
Per non parlare di sperimenti curiosi come la serata-evento «Ancora sulla cattiva strada» che, allAuditorium, ha visto Gabriele Salvatores, Elio Germano, Filippo Timi e i Mokadelic tornare sulle tracce del recente Come Dio comanda. E per non parlare, ancora, delle operazioni per i ragazzi e per i bambini.
Al Valle da questa sera al 29 marzo. Info: 06/68803794.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.