da Vibo Valentia
Dopo Federica Monteleone, morta un anno fa a causa di un black out verificatosi in sala operatoria durante un semplice intervento di appendicectomia, e dopo Eva Ruscio, deceduta un mese fa mentre le veniva praticata una tracheotomia, un altro caso di malasanità si è verificato allospedale Jazzolino di Vibo Valentia.
Un uomo di 80 anni, Orazio Maccarone, di San Calogero, è morto dopo quattro ore dinutile attesa nel pronto soccorso, dovera giunto dopo che in cinque ospedali calabresi non erano stati trovati posti liberi. Luomo, cardiopatico, si era sentito male nel primo pomeriggio del 26 dicembre scorso a causa di una grave forma di bronchite. Ma allospedale vibonese, i medici, secondo il racconto del figlio, Michele, si sono dimostrati «superficiali e strafottenti». «Altro che codice rosso - spiega il figlio - dopo che è stato trovato un posto letto nellospedale di Tropea, ho chiesto se il trasporto in ambulanza non potesse essere pericoloso e i medici mi hanno rassicurato. Avevo anche chiesto che un rianimatore venisse sullambulanza, ma non è salito. È lo stesso che quando è stato interpellato ci ha riposto: «Ma cosa mi chiamate a fare?». Per il Codacons, che ha presentato un esposto contro ignoti ipotizzando il reato di concorso in omicidio colposo, lennesimo caso di malasanità allospedale Jazzolino «è da terzo mondo e dimostra lo stato pietoso della sanità pubblica nel sud Italia». Si difendono, invece, i medici sotto accusa, che spiegano di aver «curato il paziente, tanto che è migliorato e nello stesso tempo, poiché nellospedale di Vibo non vi erano posti liberi, abbiamo telefonato nei nosocomi vicini, fino a che dallospedale di Tropea non è arrivata la risposta positiva. Così con lautoambulanza munita di medici e infermieri, labbiamo trasferito, ma a metà strada la figlia ha voluto che venisse accompagnato nella sua abitazione dove poco dopo è morto».
Intanto il commissario dellAzienda sanitaria di Vibo Valentia, Ottavio Bono, ha disposto uninchiesta interna sulla morte di Maccarone e invitato tutti i dirigenti responsabili del settore del presidio ospedaliero a svolgere gli opportuni accertamenti.
La morte di Maccarone riapre così le polemiche sul pessimo stato della sanità calabrese, praticamente commissariata dal ministro Livia Turco, e sulle infiltrazioni della ndrangheta, di cui ha parlato anche il governatore della Calabria, Agazio Loiero, che il prossimo 7 gennaio istituirà il Garante della Salute su proposta dellassociazione Diritti Civili di Franco Corbelli.
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