da Parigi
Ci sarà un'assenza pesante nella nazionale francese, che affronta stasera a San Siro gli azzurri di Donadoni: quella del difensore William Gallas, reduce da un serio problema agli adduttori a seguito del match disputato il 19 agosto con l'Arsenal nel campionato inglese. «Il suo recupero rischierebbe di rivelarsi come una mossa un po' troppo affrettata: il giocatore è a posto sul piano puramente medico, ma non è ancora operativo su quello fisico», ha commentato il commissario tecnico transalpino Raymond Domenech incontrando ieri la stampa al centro sportivo di Clairefontaine, la Coverciano delle Gallie. Lo schema della retroguardia francese potrebbe essere quello sperimentato da Domenech in occasione dell'amichevole del 22 agosto, vinta di misura (un risicato 1 a 0, che ha però provocato commenti molto favorevoli nella stampa parigina) contro gli slovacchi: Abidal nell'asse, con Evra schierato a sinistra.
Ci sono anche altre ipotesi: Thuram-Mexès o Thuram-Escudé al centro, con Abidal a sinistra. Domenech - che non può disporre neppure degli infortunati Coupet e di Sagnol - ha cercato di dire il meno possibile a proposito della formazione, ma sembra decisamente ottimista a proposito dell'impiego di Patrick Vieira, già abituato all'erba del Meazza. Il giocatore interista, che aveva avuto un problema a una coscia, «Ha l'aria d'andar bene». Il capitano dei francesi afferma: «Mi sento bene, sono arrivato con qualche problema, ma negli ultimi tre giorni mi sono allenato senza contrattempi. Mi sento pronto per giocare». Un rischio che non piacerà allInter: anche se i suoi preparatori si sono parlati con queli della nazionale francese ed hanno stilato un piano di lavoro.
Domenech non si sbottona e dice: «Attenderò l'ultimo allenamento prima di prendere una decisione finale», dichiara il selezionatore. Interrogato: «Quale assenza peserà di più: la sua o quella di Materazzi?», a proposito della squalifica comminatagli dall'Uefa (dopo le dichiarazioni diffamatorie sulla nazionale italiana), Domenech ha replicato: «Il mio peso durante un match è minimo. E poi non voglio rischiar di sottovalutare il sostituto di Materazzi, che sarà per forza di cose un buon giocatore». Poi una battuta ironica sul fatto che comunque lui (Domenech) in questo momento corre più veloce del malcapitato Materazzi. Morale: «Loro hanno delle assenze e noi pure. Io mi occupo poco dei rivali!».
A preoccuparsi dell'assenza del sélectionneur national dalla panchina francese è invece Florent Malouda, secondo cui i sistemi di gioco degli italiani («Il loro modo di giocare e di cercar di rompere il gioco altrui») sono stati studiati e ristudiati in continuazione dai francesi. «Gli azzurri sono un'équipe compatta e molto disciplinata», commenta Malouda, che insiste sull'impegno dei giocatori per evitare i contraccolpi negativi dell'assenza di Domenech, sostituito in panchina dal vice Pierre Mankowski.
Per quanto riguarda la sconfitta dell'Italia con l'Ungheria, il ct francese pensa che non si sia trattato di un test particolarmente preoccupante per gli azzurri, perché si trattava «di un match di preparazione, il cui risultato ha poca importanza». Poi Domenech aggiunge: «Gli italiani hanno talento e c'è sempre da temere avversari di quel livello». Meglio pensare al rugby. Domenech vede la Francia in finale della Coppa del mondo.
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