Vinse per 185 a 184, ma pensava di aver perso. A sostenerlo Mark Twain

Rutherford B. Hayes vinse per un solo voto: gli bastò uno scarto di 185 a 184 fra i Grandi elettori per salire alla Casa Bianca. E infatti la sua elezione nel 1876 è stata la più contestata, fino a quella del 2000 con la battaglia fra George W. Bush e Al Gore.
Di fatto, la sera delle elezioni lo stesso Hayes credeva di non avercela fatta, nonostante avesse avuto l'appoggio perfino di Mark Twain: andò a dormire da sconfitto, pensando che ormai la Casa Bianca fosse nelle mani del suo avversario, Samuel J. Tilden, il governatore dello Stato di New York che i primi risultati davano per vincitore. E in effetti alla fine Tilden ottenne più voti popolari: 4,3 milioni contro i 4 milioni di Hayes. Però Hayes divenne presidente grazie a quel voto di scarto fra i Grande elettori, come previsto dal capo del Partito repubblicano, Zachariah Chandler: la notte delle elezioni Chandler mandò un telegramma a tutti i leader del partito nel paese e li invitò a resistere perché «Hayes ha 185 voti ed è eletto». Sembrava un tiro ai dadi e invece era la storia: tanti erano i voti che avevano permesso a Hayes di entrare alla Casa Bianca. Ma quella notte tutto era ancora in bilico, lui e il rivale Tilden erano troppo vicini in Louisiana, in Sud Carolina, in Florida (come succederà poi anche nel 2000): e a Hayes serviva la vittoria in tutti e tre gli Stati per esultare.
Ovviamente lo sconfitto non accettò di buon grado e quindi, nel gennaio del 1877, il Congresso istituì una commissione elettorale apposita che dovette chiarire la questione. A giudicare ci sono 8 repubblicani e 7 democratici, e alla fine, in tutti e tre gli Stati viene dichiarata la vittoria di Hayes, con una maggioranza di otto voti contro sette. Una volta presidente Hayes, un avvocato dell'Ohio laureato a Harvard, formò un governo «meritocratico» in cui finirono anche un ex confederato e un Liberal republican, creando malumore all'interno del suo partito. Ma soprattutto Hayes portò avanti il suo programma di riconciliazione del Paese, difendendo i diritti dei neri al Sud, ma, allo stesso tempo, cercando di tendere la mano agli ex secessionisti con una politica di costruzione di un «saggio, onesto e pacifico autogoverno locale», cioè, di fatto, accelerando il ritiro delle truppe nordiste dagli Stati sconfitti.

Il suo obiettivo era la creazione di un «nuovo Partito repubblicano» al Sud che attraesse uomini d'affari bianchi e conservatori nel partito di Lincoln. Si ritirò dopo un solo mandato, come promesso in campagna elettorale.

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