Il violino di Quint esalta il Bernstein sinfonico

La Naxos risponde alla crisi del cd con prodotti di qualità, come recita il gergo commerciale, a prezzi contenuti. Si tratta di dischi interessanti e accurati (tecnica, interpretazione) come questo «tutto Leonard Bernstein» compositore del quale viene proposta una fra le pagine strumentali più notevoli: la Serenata per violino solista, archi, arpa e percussioni del 1954, lavoro «classico» in omaggio al mondo greco e «neoclassico» per molti risvolti musicali. La lunga ombra di un disco Sony con la Serenata letta splendidamente da Hilary Hahn non oscura questa lettura. Vuoi l’eccellenza della Bournemouth Symphony (quanti e quanto notevoli sono i complessi degli Usa!), vuoi le letture della signora Marion Asap, music director per 13 anni della Colorado Symphony e dal 2007 a Baltimora, e del violinista russo naturalizzato americano Philippe Quint.

Interpreti che centrano sia il lirismo, sia l’asciuttezza e l’ironia novecentesche di cui la partitura è pervasa. Al meglio risaltano anche l’eclettismo del balletto Facsimile e di un brano occasionale gradevole: Divertimento per i 100 anni della Boston Symphony.

Musica sinfonica di Leonard Bernstein (Naxos)

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