La vittoria delle donne dell’Oca: ora potranno votare

Anche Gianna Nannini, accanita contradaiola dell'Oca, si era espressa a favore del voto. Le 30 donne erano state sospese per voce di un vicario di contrada, Antonio Degortes (figlio del più noto fantino «Aceto»), per avere avuto l’ardire di esigere per vie legali ordinarie un diritto che la stessa Costituzione sancisce: il diritto di uguaglianza senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, insieme a quello di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
Perfino uno dei Club tra i più esclusivi e più misogino del mondo, l’Oxford and Cambridge University Club, aveva ceduto nel 1996, rinnegando oltre un secolo e mezzo di discriminazioni nei confronti del gentil sesso (il club è riservato a professori e laureati delle due più prestigiose università del Regno Unito).
Tanto più che Siena si è candidata a capitale europea della cultura, una candidatura che ora rischiava per questa faccenda di risultare un po’ imbarazzante. Chi afferma che potrebbe essere esagerata l’esposizione della notizia delle contradaiole senesi lo fa senza conoscere lo spirito che anima la vita del piccolo comune di 54 000 anime: essere espulsi dalla propria contrada significa non poter più partecipare e svolgere normale vita sociale, partecipare alle riunioni, ai battesimi, alla vita di paese. Una vicenda che si prefigurava insomma come una triste applicazione di mobbing sociale.

Eppure la misoginia, come i pregiudizi, sono duri a morire, Negli Stati Uniti il rettore dell’autorevole Università di Harvard Lawrence Summers fu costretto a dimettersi per avere affermato (siamo nel 2005) che le donne sono biologicamente inferiori agli uomini e che non sono portate per le materie scientifiche, nonostante ricerche e dati statistici confermino proprio il contrario. L’Università di Princeton fu aperta alle donne solo nel 1968 e l’ultima università ad ammetterle è stata Cambridge.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica