Questa volta ci saranno anche loro. Hanno fatto carte false, è davvero il caso di dirlo, ma non mancheranno allincontro con il Papa. Sono i giovani cinesi, cattolici, che per la prima volta parteciperanno alla Giornata Mondiale della gioventù.
Alcuni di loro studiano allestero, altri arrivano direttamente dalla Repubblica popolare. Sono sacerdoti, suore e laici di diverse diocesi: Pechino, Tianjin, Hebei, Fujian e Mongolia interna. Arrivare fino a Colonia non è stato facile. Come riporta lagenzia missionaria Asianews, in Cina i fedeli che non accettano il controllo nelle strutture ufficiali e che praticano la fede in strutture non registrate sono punibili per azioni «illegali» e «di disturbo dellordine pubblico».
Per questo la polizia non è autorizzata a rilasciare il passaporto a un cattolico clandestino, senza il permesso del dipartimento di amministrazione religiosa. Per scavalcare lostacolo i gruppi che saranno a Colonia, circa un centinaio di giovani, hanno chiesto il passaporto e il visto usando carte di identità false o dicendo che volevano andare allestero per generico turismo. «È la prima volta - ha detto uno dei capigruppo - che la Chiesa clandestina della Cina riesce a partecipare alla Gmg.
Ma non saranno gli unici ad affrontare un viaggio particolarmente lungo per incontrare Ratzinger. Dalle Filippine sono già in viaggio 300 giovani, mentre altri sei mila sono in arrivo dal Libano.