La prima volta dei cinesi in 100 sfidano Pechino
12 Agosto 2005 - 00:00Per partecipare hanno chiesto passaporti per turisti o studenti
Questa volta ci saranno anche loro. Hanno fatto carte false, è davvero il caso di dirlo, ma non mancheranno allincontro con il Papa. Sono i giovani cinesi, cattolici, che per la prima volta parteciperanno alla Giornata Mondiale della gioventù.
Alcuni di loro studiano allestero, altri arrivano direttamente dalla Repubblica popolare. Sono sacerdoti, suore e laici di diverse diocesi: Pechino, Tianjin, Hebei, Fujian e Mongolia interna. Arrivare fino a Colonia non è stato facile. Come riporta lagenzia missionaria Asianews, in Cina i fedeli che non accettano il controllo nelle strutture ufficiali e che praticano la fede in strutture non registrate sono punibili per azioni «illegali» e «di disturbo dellordine pubblico».
Per questo la polizia non è autorizzata a rilasciare il passaporto a un cattolico clandestino, senza il permesso del dipartimento di amministrazione religiosa. Per scavalcare lostacolo i gruppi che saranno a Colonia, circa un centinaio di giovani, hanno chiesto il passaporto e il visto usando carte di identità false o dicendo che volevano andare allestero per generico turismo. «È la prima volta - ha detto uno dei capigruppo - che la Chiesa clandestina della Cina riesce a partecipare alla Gmg. Vogliamo sfruttare questa occasione per conoscere i nostri coetanei che vivono la nostra stessa fede, e magari incontrare il Papa».
Ma non saranno gli unici ad affrontare un viaggio particolarmente lungo per incontrare Ratzinger.
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