Wayne Shepherd: «In pullman per salvare il vecchio blues»

Il chitarrista incontra B.B.Bing e anziani eroi come Etta Baker nel cd e dvd «Ten Days Out»

Peccato che i media non filino per niente il blues; se fossero più attenti scoprirebbero in Kenny Wayne Shepherd un virtuoso chitarrista che ha venduto più di due milioni di album con dischi come Ledbetter Heights e Trouble Is. Ora Shepherd tenta di accendere i riflettori sul mondo del blues. È partito con una troupe specializzata in documentari ed ha attraversato per dieci giorni l’America alla ricerca dei sopravvissuti del blues. Dieci giorni nelle case di campagna, sotto i portici, nei club da New Orleans alle Blue Ridge Mountains per incontrare B.B.King ma anche «lo sceriffo» Clarence Gatemouth Brown, l’ultranovantenne Henry Townsend re di St.Louis (scomparso da poco), l’anziana chitarrista Etta Baker e il dimenticato John Dee Holeman. Con ciascuno di loro Shepherd ha parlato a lungo e ha inciso un paio di brani; il risultato è il cd e dvd Ten Days Out: Blues From the Backroads, piccolo capolavoro di aromi blues che incrociano il passato per proiettarsi nel futuro.
Un grande omaggio al blues, non il solito album di duetti.
«Ho intrapreso questo viaggio in pullman perchè vedo quanto il blues viene sottovalutato. Ho unito suoni e immagini perché il blues non è solo storia, anche se qualcuno vorrebbe dimenticarlo come uno scheletro in un armadio. Con la troupe sono andato a caccia dei veri protagonisti, non di quelli che vanno di moda».
A parte B.B.King.
«Lui è il re ma è un uomo davvero alla mano. Dovevano esserci due pezzi con lui nel cd invece c’è solo The Thrill Is Gone; l’altro, Three O’Clock Blues, non è uscito perché eravamo talmente rilassati da dimenticare di accendere il microfono».
Degli altri chi l’ha colpita di più?
«Etta Baker e John Dee Holeman, esponenti di punta del blues della costa orientale, il cosiddetto Piedmont Blues. Lei ha 93 anni ma ha ancora un tocco magico sulla chitarra; lui è un musicista part time, ha guidato le gru per tutta la vita ma sa vivere il blues in tutte le sue sfumature.

E poi Honeyboy Edwards, l’ultimo vero rappresentante del Mississippi Blues. Questi anziani hanno un’energia e un’umanità che affascina. Parte degli incassi del cd saranno devoluti ad una associazione che aiuta i bluesmen indigenti».

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