Un weekend a tutto motori con Milano AutoClassica

Parata di vetture d'epoca in dal 25 al 27 aprile in Fiera Milano a Rho. In mostra vetture mitiche che hanno fatto la storia dell'automobilismo. Dalla Maserati all'Alfa Romeo, dalla Mercedes alla Lancia fra amarcord e ricordi di trionfi sportivi. Spettacoli e gare sulla pista esterna. In mostra anche la Fiat Torpedo presidenziale di Fondazione Fiera Milano

Un weekend a tutto motori con Milano AutoClassica

Weekend lungo a tutto motori con Milano AutoClassica, il salone delle auto d'epoca, dal 25 al 27 aprile a Fiera Milano Rho. Fra amarcord motoristici, veri miti della quattro ruote per fama, stile, vicende storiche e sportive. Ormai punto di riferimento per tutti i marchi storici dell’automobilismo, Milano AutoClassica ospita i modelli di Case di prima grandezza (tra cui Maserati, che ha scelto Milano per festeggiare i suoi primi 100 anni, e Alfa Romeo con una presenza particolare della Giulietta), commercianti e restauratori, con la novità dei ricambi originali e più ricercati.

Ma Milano AutoClassica è molto di più: è l'occasione di un viaggio affascinante nell'Italia di ieri, con le auto che hanno segnato l'epoca d'oro del cinema italiano... come la mitica coupé Mercedes Ali di Gabbiano, l'auto guidata da Federico Fellini e da Sofia Loren. A questo modello, diventato un simbolo dell'allegria e della spensieratezza della Dolce Vita romana, è dedicata una sezione speciale.

Di grande richiamo anche l'esposizione di auto "icone" degli anni Ottanta, un autentico revival a ritroso nel tempo: la mitica Ferrari Testarossa, la Mercedes di Richard Gere in American Gigolò e la Lancia Delta trionfatrice in mille rally sono solo alcune delle tante vetture in mostra. Un omaggio a un decennio indimenticabile accompagnato dalla musica di quegli anni. Per tutti, la possibilità di ammirare dal vivo le auto che hanno fatto sognare un'intera generazione di ragazzi... Per gli adulti di oggi, un vero tuffo nel passato.

In Fiera anche eventi e momenti di grande spettacolo, come le gare a inseguimento nel race-track esterno e l'adrenalinico Gran Premio virtuale con simulatore organizzato dal Museo Ferrari: chi avrà il coraggio di raccogliere la sfida? E soprattutto... chi sarà il più veloce di tutti?

Da segnalare anche una partecipazione particolare, quella dell'archivio storico di Fondazione Fiera Milano presente con la propria Fiat 2800 torpedo special del 1938 che venne prodotta fino al 1944. Cinque vetture furono costruite in versione torpedo a 6 posti, vennero immatricolate dal ministero dell'Interno e divennero l'auto di rappresentanza sia dei gerarchi fascisti che, nel dopoguerra, dei primi Presidenti della Repubblica. Fu anche la vettura usata da re Vittorio Emanuele III durante la fuga da Roma a Pescara.

La vettura è una vera special: dopo la fine della guerra la Fiat, che aveva ancora alcuni telai della 2800 in azienda, decise di far allestire tre torpedo con una linea più moderna, affidandole alla cura della carrozzeria torinese Ellena che cambiò completamente la carrozzeria rispetto all’originale. Queste tre vetture uniche furono così immatricolate nel 1948 e adibite al trasporto di rappresentanza.

Una di queste fu poi acquistata dall’Ente Fiera Milano e utilizzata proprio per accompagnare alla Fiera Campionaria capi di stato, ministri e tante altre personalità. La presenza dela torpedo in mostra lancerà anche il percorso che Fondazione Fiera Milano intende avviare per il restauro completo del mezzo riconsegnando, anche in previsione di prossimo Expo Milano 2015, a tutti gli amanti del settore una vettura ancora più bella, elegante ed affidabile. Percorso già intrapreso con il ripristino estetico della vettura per la mostra, realizzato dalla Marietti Cars Garage di Pero,mentre per la parte meccanica sono intervenuti i tecnici della GT Service, sempre di Pero

Nel 1938 la Fiat, per assecondare la voglia di "grandeur" del regime, produsse la lussuosa limousine di 2800 cm³, con sei posti, destinata negli anni ’40 a diventare l'auto ministeriale per eccellenza. Cinque esemplari, allestiti "Torpedo", furono consegnati al Quirinale. Uno fu assegnato nel 1939 a Vittorio Emanuele III. Nel dopoguerra divenne la vettura della Presidenza della Repubblica.

L'auto fu costruita per le grandi parate dove la caratteristica fondamentale era la comodità: dietro, gli spazi sono enormi e le poltrone soffici e accoglienti. Il motore è silenzioso e la marcia costante e uniforme, senza strattoni. Buoni i freni idraulici, docili e progressivi, ottime le sospensioni. La velocità è contenuta, 130 km/h, ma con questa torpedo anche i 100 sono un'esagerazione. Il lungo cofano rende difficili le manovre, anche le più semplici. Sui suoi sedili trovarono posto personaggi che hanno fatto la storia. Tra questi Vittorio Emanuele III, Hitler, la principessa di Piemonte, Italo Balbo, Franco, De Nicola, Einaudi.

Andò in pensione nel 1962 con il presidente Gronchi, poi fu data alla Filiale Fiat di Roma e infine venduta, arrivando ai nostri giorni praticamente integra, dopo una lunga serie di passaggi di mano.

Nel 2003 e nel 2005 è stata utilizzata anche dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante le sue visite alla restaurata Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione Fiera Milano, e a Fieramilano, Rho.

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