Kurt Masur (Sinfonie nn. 1, 7, 9) e Georges Pretre (Sinfonie nn. 2, 3, 4, 5), come era prevedibile, hanno fatto il tutto esaurito, nelle rispettive serate del ciclo sinfonico beethoveniano che ha anticipato di qualche settimana lavvio della stagione musicale di Santa Cecilia, e anche questo finale non farà diversamente. Per le restanti due sinfonie (n. 6 «pastorale» - e n. 8) che questa settimana concludono il ciclo era annunciato sul podio Marek Janowski, che allultimo momento ha cancellato il suo impegno; in sostituzione è stato chiamato Rafael Fruhbeck de Burgos; ma anche lui ha rinunciato. Allora lAccademia si è rivolta a Walter Weller, viennese di nascita e formazione, vicino ai settanta, al suo debutto romano, il cui destino professionale è in qualche modo segnato dalla «Pastorale» di Beethoven.
Weller, giovane violinista prodigio, entrò a 17 anni appena nei Wiener Philharmoniker; fondò a 22 il Quartetto Weller, e, per 11 anni, fu primo violino dei Wiener, negli anni di Willy Boskovsky. E fin qui tutto normale, nella carriera di un giovane bravo violinista. Senonché nel 66, senza preavviso, fu chiamato a sostituire - allora come ora - Karl Bohm ammalato. Weller aveva 27 anni, debuttava ufficialmente nella direzione dorchestra e nel programma del concerto, accanto alla Sinfonia in do maggiore, «la Grande», di Schubert, figurava la «Pastorale» di Beethoven. Da allora di carriera Weller ne ha fatta: ha diretto molte prestigiose orchestre; e le Sinfonie di Beethoven, in particolare, le ha dirette tante volte, e pure incise con la City of Birmingham Symphony Orchestra, includendovi nellintegrale anche quel che resta della «Decima», il Primo movimento, secondo la ricostruzione fattane dagli studiosi. Nellassegnazione delle Sinfonie ai vari direttori non si è fatto coincidere il numero progressivo con lordine cronologico della loro esecuzione - Masur, dopo la Sinfonia n. 9, ha diretto la Prima e la Settima; e Pretre le quattro di mezzo; né si è seguita sempre la più consueta alternanza di sinfonie dispari e pari, secondo una valutazione che vuole le prime superiori alle seconde - sinfonie «senza Destino». Ad eccezione della «Sesta» che viene annoverata nel gruppo delle «grandi», quelle dispari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.