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Yara, a Brembate le ricerche ripartono da zero Altri accertamenti tra i conoscenti della 13enne

Nel 12esimo giorno dalla scomparsa della 13enne Yara, le ricerche ripartono ufficialmente da zero. Ai carabinieri si sono aggiunti agenti della polizia. Si batte di nuovo il fiume, cisterne e boschi. Le indagini puntano sui conoscenti della ragazza

Yara, a Brembate le ricerche ripartono da zero 
Altri accertamenti tra i conoscenti della 13enne

Brembate - Si riparte da zero con nuove piste da seguire, dopo che ieri Mohammed Fikri è stato scarcerato dopo tre notti in cella. Nel 12esimo giorno dalla scomparsa di Yara Gambirasio le ricerche continuano con un dispiegamento di forze ancora più consistente. A Brembate sopra sono da qualche giorno operativi anche i carabinieri del Rac, specializzati nell’individuazione di persone scomparse e agenti della polizia. Gli investigatori sono tornati questa mattina nella ditta Roncelli, dove lavora il padre della 13enne, e dove ieri avevano trovato un telefonino che, però, è risultato non essere della ragazza.

La pista delle amicizie Anche oggi, come già nella giornata di ieri, una delle ipotesi seguite dagli investigatori è che Yara sia stata presa da una persona che la conosce o per lo meno che conosce la sua famiglia. La pista è quella che sembra essere la più convincente per gli investigatori. Anche perché la ragazza, uscendo dal palazzetto dello sport in cui era solita allenarsi, difficilmente avrebbe dato confidenza a degli sconosciuti. In giornata sono proseguite le ricerche di Yara in un’azienda di Brembate Sopra in cui è stoccato materiale edile, ma anche ghiaia e pietre. Nei dintorni sono stati anche ritrovati svariati oggetti che, però, allo stato non risulterebbero collegati alla ragazza scomparsa.

Trovato un giubbotto A poca distanza dal cantiere, in un boschetto gli agenti hanno trovato una tenda verde per due persone, uno scooter Malaguti abbandonato e un giubbotto nero, dello stesso colore di quello che indossava Yara al momento della scomparsa. Sul posto stanno ora intervenendo anche gli uomini del corpo forestale con le unità cinofile. Ma il luogo è da sempre rifugio di senzatetto e nomadi, quindi gli investigatori escludono che il giubbotto possa essere quello di Yara.

Nuove ricerche
Inotre, sfidando il freddo, sempre nella stessa zona, protezione civile e vigili del fuoco stanno prosciugando una piccola cisterna mentre si setacciano anche altre aree a ridosso della ferrovia che collega i piccoli comuni di Ambivere, Barzana e Mapello. Le ricerche di Yara tornano pure sul fiume Brembo. Fin dalle primissime ore successive alla scomparsa della ragazza i volontari si erano concentrati lungo il fiume, che è stato perlustrato per un lunghissimo tratto, sia a monte di Brembate Sopra (fino a Barzana) che a valle (fino a Canonica, dove il fiume confluisce nell’Adda), con i canotti, con i sub e lungo le sponde.

Si batte pure il fiume Oggi le squadre delle forze dell’ordine e i volontari della protezione civile con le unità cinofile sono tornati lungo il fiume, che stanno battendo lungo un tratto da Brembate Sopra a Treviolo. Tra le ipotesi avanzate nei giorni scorsi c’era stata anche quella di chiudere via via i molti sbarramenti che si trovano lungo il corso del Brembo, in modo da diminuirne la portata e rendere più facile le ricerche. Cosa complicata da fare, anche perché le continue piogge e nevicate di queste settimane non hanno fatto altro che aumentare la portata e la corrente di un fiume che ha carattere torrentizio, ed è portato a gonfiarsi molto rapidamente.

I carabinieri sono tornati a parlare con i genitori e i conoscenti di Yara per cercare di trovare elementi utili alle indagini.

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