Yemen, bomba in carcere Quaranta detenuti evasi

Almeno quaranta prigionieri sostenitori del movimento secessionista dello Yemen meridionale, sono evasi dalla prigione di Daleh, nel sud del Paese, dopo l’esplosione di una bomba

Yemen, bomba in carcere 
Quaranta detenuti evasi

Sanaa (Yemen) - Una bomba è esplosa in un carcere nella provincia di Dalea, nel sud dello Yemen, provocando il ferimento di quattro detenuti e consentendo la fuga di altri quaranta. Secondo testimoni e media, tutti gli evasi appartengono al movimento secessionista dello Yemen meridionale, che si oppone al presidente Ali Abdullah Saleh.

Bomba lanciata dai secessionisti Secondo la polizia la bomba è stata lanciata da secessionisti arrestati che hanno scatenato una enorme rissa con la polizia del carcere. I separatisti sudisti erano stati arrestati per aver partecipato ad una manifestazione a Daleh (280 km a sud della capitale Sanaa) organizzata dal Movimento sudista, alleanza di forze che propugnano la secessione del sud dello Yemen o una soluzione federale. Approfittando della confusione scoppiata dopo l’attentato, tra 30 e 40 detenuti sono evasi dal carcere.  

Gli scontri nel Paese Negli ultimi mesi si è registrato un incremento degli scontri tra separatisti e forze di sicurezza, e secondo gli analisti il Paese potrebbe trovarsi a dover fronteggiare una forte insorgenza degli abitanti del sud a meno che il governo non presti seriamente attenzione alle questioni che sollevano. Il nord e il sud dello Yemen sono uniti dal 1990, ma nella parte meridionale - dove si concentra l’industria petrolifera del Paese - molti lamentano che il nord porti via loro risorse e li discrimini.

Sempre nel sud, un attivista è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti quando le forze di sicurezza hanno disperso dei manifestanti a Radfan, nella provincia di Lahej. I Paesi occidentali e la vicina Arabia Saudita temono che al Qaeda voglia sfruttare l’instabilità dello Yemen per lanciare attacchi nella regione e non solo.

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