Claudio De Carli
nostro inviato a Udine
Il colombiano Zapata di testa su azione dangolo mette fine ai deliri di Cosmi, a poco più di un quarto dora dalla fine. Fine intesa in tutti i sensi. Un dicannovenne arrivato questanno e messo in campo per tamponare i vari ammutinati del Friuli. Il gol ha sbloccato lUdinese che ha rischiato la goleada, dopo sette minuti Di Natale si è esibito nel vecchio repertorio e ha messo in mezzo per un facile tocco di Obodo che ha picchiato dentro a porta vuota. Tre punti che non aggiungono molto, per unora la gara è stata penosa, i pochi intimi del Friuli hanno dovuto attendere quaranta minuti per vedere un tiro in porta: peraltro nella loro, su punizione calciata da Dalla Bona deviata sopra la traversa da De Sanctis.
Udine sta abbandonando, la Doria scopre di essere piccola, una volta si giocavano Uefa e Champions, adesso si battono per non finire nella colonna di destra della serie A. Il gruppo Cosmi ha già raggiunto lobiettivo, quindi è appagato, ha davanti anche Chievo e Livorno, i punti sono quelli che sono, una badilata di reti subite in più e realizzate in meno, Iaquinta passato come una cometa spenta sul girone dandata, magari durante la sosta a Pozzo viene in mente ugualmente di prendere a remate in testa i suoi stipendiati e nessuno potrebbe fargliene una colpa, compreso il capovoga Cosmi che parla per metafore e intanto fa i nomi e anche i cognomi: Di Natale, Di Michele, Pinzi e Mauri.
Il 7 gennaio si ricomincia, lUdinese ha già prenotato il ritorno alla Borghesiana per tutto il mese di gennaio e poi va a fare un salto a Cagliari, a Genova arriva il Livorno.
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