Con la zappa e la vanga si «studia» l’orto didattico

Fabrizio Graffione

Gli studenti delle scuole primarie e secondarie genovesi lasciano la penna sul banco di scuola e prendono la zappa per misurarsi, al posto delle tabelline e della storia d'Italia, con i loro pollici verdi nelle aziende agricole e negli orti didattici.
«Alla ricerca del gusto IV, la rete degli orti scolastici della provincia di Genova» è l'iniziativa presentata ieri nel salone di rappresentanza della Carige dal presidente della provincia Alessandro Repetto, dall'assessore provinciale Marina Dondero e dall'assessore comunale Luca Dallorto. Nel corso dell'anno tremila alunni, delle 120 scuole che aderiscono all'iniziativa, impareranno i segreti delle coltivazioni nelle varie aziende agricole liguri e grazie agli istituti Marco Polo e Marsano e all'azienda agricola della comunità San Benedetto al Porto, potranno poi rimettere a posto e coltivare i pezzi di terra intorno alle loro scuole. Dove, invece, non c'è spazio per creare gli orti, alcune aziende agricole metteranno a disposizione dei giovani contadini e giardinieri un lotto di terreno per coltivare i prodotti tipici liguri. Non è tutto. Gli studenti andranno a vedere come si produce l'olio extravergine di oliva ligure e anche i formaggi del nostro entroterra.
«Dopo il successo ottenuto con l'edizione di Euroflora 2006 - spiega Dondero - quando oltre 7000 alunni genovesi presero parte alla terza edizione del progetto, per mettere in valore l'esperienza avuta in quell'occasione, abbiamo deciso di continuare l'iniziativa portando le scolaresche nelle varie aziende agricole della provincia genovese. In sostanza il percorso prevede una riunione fra il personale docente, poi il contatto con l'azienda agricola e i suoi responsabili tecnici, un briefing più o meno nutrito presso le scuole e gli alunni per spiegare come avviene il meccanismo della produzione agricola, quindi la giornata, o le giornate, da spendere all'aria aperta a contatto con il verde e la natura. Di ritorno in classe, ogni studente dovrà fare una relazione sul progetto e su quanto appreso grazie all'insegnamento nello stage del verde e quindi, dove è possibile, piantare le varie semenze e realizzare un orto vicino alle scuole. In sostanza, vogliamo che, attraverso questo percorso formativo con lo stage finale nelle aziende agricole, gli alunni conoscano le realtà rurali genovesi, le produzioni locali e l'importanza delle pratiche agricole come presidio dei territori».
Nella fase del progetto, dove sono coinvolti gli studenti, le scuole potranno coordinarsi con i centri di educazione ambientale della provincia genovese per recarsi anche presso gli istituti Marco Polo, per le scuole del levante, presso l'azienda agricola della comunità San Benedetto al Porto a Mignanego, per le scuole del ponente, presso gli spazi del giardino della scuola di Serino, per la Valbisagno, messo a disposizione dall'assessorato alle politiche ambientali del comune di Genova.


Lo scopo del progetto è quindi, dopo tutti percorsi effettuati dagli alunni, quella di creare le specifiche tecniche della nascente rete degli orti scolastici genovesi.
Anche quest'anno l'iniziativa prevede la partecipazione dell'azienda trasporti provinciali grazie al contributo dell'assessorato provinciale ai trasporti e il sostegno della banca Carige.

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