Politica

Gentiloni accetta l'incarico, Renzi piazza i suoi "commissari" e sarà premier ombra. Ma nella maggioranza parte l'estremo assalto ai ministeri

Alessandro Sallusti
Gentilrenzi

Sono passati sessanta secondi fra la conclusione della replica conclusiva della direzione del Pd Matteo Renzi e l'annuncio in sala Aldo Moro del premier incaricato Paolo Gentiloni di essere già pronto a sciogliere la riserva sulla formazione del nuovo governo

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Renzi-Gentiloni: la staffetta in un minuto

Confronto serrato nella direzione del Pd con la minoranza all'attacco. "La realtà - ha detto Roberto Speranza - è sempre più forte della comunicazione e 33 milioni di italiani hanno mandato un messaggio che così non va proprio, bisogna cambiare con umiltà, cambiare rotta radicalmente. Così la sinistra non ha senso e noi non siamo più noi stessi ed il Pd è destinato a morire". Ma in direzione torna a parlare anche il segretario del Pd. "Credo - ha detto Renzi in apertura di intervento - sia un bel giorno quello nel quale diciamo tutti insieme buon lavoro a Paolo Gentiloni- Ci siamo assunti il compito della responsabilità, dopo aver ricevuto dagli altri partiti un diniego. Le modalità di ciò devono essere chiare, forti ed evidenti: è di una trasparenza cristallina e segno di responsabilità verso il Paese"

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Direzione Pd: l'attacco di Speranza, le battute di Cuperlo e il binocolo di Renzi

Dopo il faccia a faccia con il capo dello Stato Sergio Mattarella, i rappresentanti delle minoranze linguistiche hanno incontrato la stampa. Quando sono entrati nella sala Aldo Moro, alla Camera, uno dei due parlamentari della Südtiroler Volkspartei (Svp), Daniel Alfreider, ha urtato e fatto cadere la bandiera italiana che si trovava alle sue spalle

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Entrano le minoranze linguistiche. E il Tricolore cade a terra
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