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Pesaro, uno degli assassini stava per fuggire in Albania

"Non hanno precedenti penali", i ragazzi fermati per l'omicidio del 17enne di Sant'Angelo in Vado (Pesaro-Urbino). A spiegarlo il colonnello dei carabinieri Antonio Sommese, in conferenza stampa. "Uno dei due si era organizzato, abbiamo ritrovato che stava dormendo in macchina, nell'auto della madre", ha detto il militare.Igli Meta, uno dei due ragazzi fermati per l'omicidio di Ismaele Lulli, era quindi pronto a fuggire in Albania. Per gli inquirenti sarebbe lui l'esecutore materiale di un delitto che, in conferenza stampa, definiscono "feroce" date le modalità: il ragazzo, infatti, è stato quasi decapitato con un coltello che non è ancora stato trovato ed è morto per la violenta emorragia. L'altro ragazzo, Mario Nema, secondo i carabinieri è meno coinvolto. E' proprio lui che sta facendo le prime ammissioni. "Lui si è trovato lì per caso, sapeva di questo astio di Igli nei confronti di Ismaele e probabilmente se ci fosse stato da dargli una lezione poteva anche starci nell'aggressione ma poi, in maniera impassibile, ha visto che questa aggressione è sfociata in un omicidio"

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