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Gli anarchici ora alzano il tiro: "Salvini muori male"

Il ministro dell'Interno continua a essere oggetto di minacce da parte degli anarchici e della sinistra radicale. E la Lega lancia l'allarme: "Preoccupati per l'escalation di minacce e di attentati"

Gli anarchici ora alzano il tiro: "Salvini muori male"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ancora oggetto di minacce sui muri delle città italiane. E sempre con la firma degli anarchici. Ieri, su un muro di mattoni a Parma è apparsa l'inquietante scritta "Spara a Salvini e mira bene".

Il leader della Lega ha commentato con: "Sono indignato per questa istigazione alla violenza, ovviamente non mi fanno paura e mi aspetto condanna da tutto il mondo della politica, della cultura e dell’informazione. Vedremo...". E oggi sono apparse parole non troppo diverse sui muri di Modena, con una frase che ha ancora la firma anarchica e che ancora una volta minaccia di morte direttamente il ministro con un "Salvini muori male". Frase cui il ministro ha risposto su Facebook con: "Imbecilli all’opera a Modena, per loro preparo una denuncia e un sorriso! Vado avanti come un treno".

L'odio dei gruppi anarco-insurrezionalisti non conosce limiti nei confronti del leader della Lega, colpevole, a loro dire, di aver iniziato un duro giro di vite nei confronti dei centri dove si raccolgono i radicali di sinistra e dei centri sociali. Luoghi in cui spesso si annida degrado e delinquenza, e che il ministero dell'Interno ha deciso di mappare e iniziare a regolamentare. In questi giorni, il dicastero guidato dal vice premier leghista ha diffuso un report con la mappatura dei centri autogestiti in Italia. Come scritto ieri da Il Giornale: "Ne esistono 165, 87 in posizione di legalità e 78, invece, occupati abusivamente dai collettivi". Nella nota del Viminale si legge: "I movimenti antagonista ed anarchico estrinsecano la loro attività nei Centri Sociali Autogestiti, diversificati fra loro in ragione dei diversi indirizzi politico-ideologici delle varie componenti organizzative accomunate dalla gestione di uno spazio pubblico quale luogo di aggregazione per attività d’area".

Continuano le minacce

Per Salvini, purtroppo, non è certo la prima volta che arrivano le minacce di morte o di violenza, o di qualcuno che invoca le armi. In questi mesi, ma anche prima di diventare ministro, il leader della Lega è stato continuamente preso di mira da gruppi anarchici, di estrema sinistra o dei centri sociali. A dicembre del 2017, il capo politico del Carroccio è stato oggetto di un inquietante fotomontaggio di un gruppo anarchico in cui appariva come un rapito delle Brigate Rosse. A luglio dell'anno scorso, sempre a Parma, è apparsa un'altra inquietante scritta: "Non sparate a salve, sparate a Salvini". In quell'occasione, anche il Partito democratico espresse profonda indignazione verso una scritta estremamente violenta e pericolosa.

A novembre, a Cagliari, sono apparsi dei manifesti con Salvini nel mirino di un cecchino e la frase "Sputare è il primo passo". A novembre sono apparsi striscioni inneggianti a Salvini a Piazzale Loreto. A dicembre sono arrivate poi le minacce contenute in una lettera firmata da tre albanese con teschi disegnati sul foglio. A gennaio è stata la volta di Milano. Su un muro della zona Ticinese è apparso ancora lo stesso pericoloso slogan intimidatorio: "Non sparare a salve, spara a Salvini".

Frasi e minacce continue che gettano un'ombra inquietante sulla sicurezza del ministro. Paolo Grimoldi, deputato della Lega, segretario della Lega Lombarda e vicepresidente della Commissione Esteri della Camera ha lanciato l'allarme: "Sono preoccupato per l'escalation di minacce e di attentati nei confronti della Lega, delle sue sezioni e di Matteo Salvini, cui va tutta la mia vicinanza e il mio sostegno per la vile e inquietante scritta apparsa a Parma. Conosco Matteo, so che andrà sempre avanti senza farsi intimidire, per fare il suo lavoro nell'interesse di tutti gli italiani.

Ma sono preoccupato per tutto quanto sta succedendo e mi faccio una domanda: c'è un unica regia dietro queste scritte, dietro i fantocci bruciati nelle piazze, dietro i volantini che riabilitano le BR e la lotta armata, dietro agli attentati alle sedi della Lega in tutto il Nord?".

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