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Luxuria sbeffeggia la Meloni: "Il suo gatto? E chi le dice che non sia gay?"

L'ex parlamentare chiama di nuovo in causa la candidata sindaco. "Roma? Io eleggerei Giachetti"

Luxuria sbeffeggia la Meloni: "Il suo gatto? E chi le dice che non sia gay?"

Ha le idee chiare Vladimir Luxuria, che sulle elezioni comunali a Roma si è espressa oggi, spiegando a Radio Cusano Campus per chi voterebbe e quale sia al momento il candidato che la convince di più. Il suo ideale di sindaco per la Capitale è un uomo "pronto a fare gli interessi della città, non di lobbisti o del partito di appartenenza".

Una definizione che per Luxuria calza a pennello a Massimo Giachetti, "perché abbiamo fatto due anni insieme alla Camera, devo dire che fino ad ora mi sembra quello più convincente, al momento voterei per lui". Un commento che si unisce ad altre considerazioni, con cui l'ex parlamentare scade rapidamente nello sbeffeggio.

Se già a febbraio Luxuria aveva augurato "figli trans" a Giorgia Meloni, candidata al Campidoglio, spiegando poi in una lettera - dopo molte polemiche - che ciò che voleva davvero fare era portare al centro dell'attenzione "la paura di un figlio 'diverso'", ora Luxuria torna sul tema, con una battuta che chiama in causa di nuovo il mondo Lgbt.

"Ha detto che il suo gatto, Martino, è in calore e cerca una fidanzata? - si è chiesta ironicamente Luxuria - Ha la presunzione di eterosessualità, chi gliel'ha detto che il suo gatto è etero? Magari vorrebbe un altro gatto, un altro maschietto. Magari il gatto Martino vorrebbe il gatto Lucone...

".

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