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Di Maio (indispettito) rompe il silenzio: "Orgogliosi dei no qualunque sarà la conseguenza"

Luigi Di Maio rompe il silenzio dopo le parole di Matteo Salvini da Sabaudia: "Il Movimento ha la sua idea di futuro"

Di Maio (indispettito) rompe il silenzio: "Orgogliosi dei no qualunque sarà la conseguenza"

Le parole di Matteo Salvini da Sabaudia devono aver infastidito Luigi Di Maio. Il vicepremier grillino, infatti, dopo essersi visto respinta la mozione contraria presentata da Cinque Stelle sulla Tav si era chiuso in un silenzio tombale. Tutti parlavano e lui stava zitto. Non ha nemmeno incontrato Salvini durante il colloquio con Conte, pur essendo tutti e tre a Palazzo Chigi. Niente. Silenzio. Ma ora qualcosa deve averlo indispettito.

Dopo il comizio del leader del Carroccio da Sabaudia, infatti, Luigi Di Maio ha aperto il suo pc e si è sfogato tramite il suo account Facebook. Uno sfogo lunghissimo dove mette insieme diversi concetti, ma il contenuto è soltanto uno: sono orgogliosi dei loro "no" qualsiasi sia la conseguenza. Un bello strappo se ci si pensa. Il grillino va avanti per la sua strada, veloce come un treno. Forse come quello della Tav.

Su Facebook, infatti, parte proprio da qui: "Qualunque sarà la conseguenza noi siamo orgogliosi del nostro 'NO' (scritto proprio così, a caratteri cubitali in segno di sfida, ndr) a un'opera come la Torino-Lione, un’opera nata vecchia, di 30 anni fa, senza un futuro. Un’opera che vogliono solo Bruxelles e Macron. Tra i Sì, in questo periodo, sentivo sempre dire che l'opera avrebbe creato occupazione. È un approccio curioso e strumentale. Con questo discorso, dunque, dovremmo aprire 10 inceneritori in ogni Comune, discariche, dovremmo trivellare i nostri mari, riportare il nucleare mandando a quel paese un referendum popolare? Oppure dovremmo lasciar lavorare le mafie in santa pace, non combattere gli evasori, non chiudere le coop coinvolte nel business dei migranti? Non dovremmo fare tutto questo perché, forse, crea occupazione? E no, questa non è la nostra visione di futuro!".

Poi Di Maio si perde in inutili digressioni e soliti discorsi. Ma la chiusa merita di essere citata. È a tutti gli effetti una sfida: "C’è chi pensa alla prossima cambiale e chi deve farsi carico di pensare alla prossima generazione. È una scelta, come ogni cosa. Come lo è la vita. Il MoVimento 5 Stelle questa scelta l'ha presa da tempo. E non vi rinunceremo per nulla al mondo".

Lo strappo è evidente, la crisi pure.

Più di così, non possono più dire altro.

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