Salvini chiude a Ong e rilancia "Rivedere il patto suicida di Renzi"
16 Luglio 2018 - 12:42Salvini riparte con la guerra alle Ong. E da Mosca invita l'Ue ad aiutare la Libia e promette: "Ridiscutere sulla firma suicida del 2015, andate a chiedere conto al governo Renzi, sulla missione 'Sophia'"
Continua la battaglia di Matteo Salvini contro le navi delle Ong. Dopo il caso Aquarius, la nave da cui tutto ebbe inizio, l'Italia è ancora un porto non accogliente per le navi umanitarie che operano nel Mediterraneo. Il ministro dell'Interno l'ha detto e ripetuto in diversi casi, soprattutto a margine del "caso" Lifeline: le Ong non metteranno più piede sulle spiagge italiane.
Tanto che oggi, da Mosca, il leghista è tornato all'attacco mettendo nel mirino altre due Organizzazioni non governative. "In questo momento - ha detto - ci sono due navi di Ong dalla Spagna in acque libiche, è evidente la complicità con il business dello scafismo. In Italia queste navi non attraccheranno".
Lo scontro, in fondo, era nell'aria. Nei giorni scorsi Msf si era detta pronta, quando servirà, a tornare in alto mare. E lo stesso ha fatto ieri la Open Arms, sfidando direttamente il Viminale: "Astral, in missione di osservazione, torna nella zona di salvataggio - hanno annunciato gli spagnoli guidati da Oscar Camps - anche se l'Italia chiude i porti, non può mettere porte al mare. Navighiamo verso quel posto dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo. E troppe morti sul fondo". Una "dichiarazione di guerra" (ideale, ovviamente) che aveva scatenato l'immediata reazione del ministro leghista. "Le navi Ong che stanno tornando in acque libiche - ha detto - risparmino tempi fatica e denaro perché in Italia non ci arrivano".
Nella conferenza stampa dalla capitale russa, Salvini è tornato a parlare anche delle missioni Ue che, troppo spesso, in passato hanno trasportato migranti fino al Belpaese. "Sulle missioni internazionali c'è una riunione dopodomani - ha spiegato il ministro - la richiesta del governo italiano sarà chiara: ridiscutere sulla firma suicida del 2015, andate a chiedere conto al governo Renzi, sulla missione 'Sophia'. L'obiettivo è cambiare la norma e rendere i porti libici sicuri". E mentre ha chiesto alla Russia di collaborare alla lotta al traffico di esseri umani, il leghista ha tenuto a precisare che gli immigrati sulle carrette del mare "non sono naufraghi, ma è una tratta di essere umani, un business organizzato dalle mafie". Il suo obiettivo è sempre lo stesso: "Salvare, soccorrere, nutrire e riportare dove sono partite queste imbarcazioni". Intanto, "per il momento", è già una "vittoria" riuscire a "ricollocare, bloccare le Ong, rivedere le missioni internazionali".
Oltre, ovviamente, ad aiutare la Libia "a garantire i diritti umani e raccogliere nei Paesi africani le domande di asilo fondate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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