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Suicide Squad e il "no" a Margot Robbie: cosa c'è dietro il rifiuto di Ryan Gosling

Prima ancora di Barbie, Ryan Gosling e Margot Robbie hanno avuto la possibilità di interpretare una coppia sul grande schermo: ecco cosa è successo con Suicide Squad

Suicide Squad e il "no" a Margot Robbie: cosa c'è dietro il rifiuto di Ryan Gosling

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Suicide Squad e il "no" a Margot Robbie: cosa c'è dietro il rifiuto di Ryan Gosling

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Diretto da David Ayer e uscito al cinema nel 2016, Suicide Squad è il film che sarà disponibile stasera in tv alle 21.26 su Italia 1. Si tratta di un film "d'insieme", incentrato però soprattutto sulla controparte dei cattivi del mondo della DC Comics.

Suicide Squad, la trama

Il mondo non ha ancora superato la morte di Superman (Henry Cavill) e l'agente Amanda Waller (Viola Davis) si rende conto di dover trovare una soluzione al più presto, per poter garantire una sorta di protezione alla Terra e agli Stati Uniti. Per questo incarica il colonnello Rick Flag (Joel Kinnaman) di mettere insieme una squadra di cattivi e criminali, scegliendo tra quelli rinchiusi a Belle Reve. Waller, infatti, è convinta che usare dei criminali sia una scelta saggia, dal momento che sono "pedine" sacrificabili in missioni che richiedono sacrificio. Rick Flag, dunque, "assume" Harley Quinn (Margot Robbie), Deadshot (Will Smith), Capitan Boomerang (Jai Courtney), El Diablo (Jay Hernandez), Killer Croc (Adewale Akinnuoye-Agbaje) e Slipknot (Adam Beach). La squadra, a cui sono stati impiantati dei microchip per tenerli sotto controllo ed evitare qualsiasi tentativo di fuga, deve fronteggiare la minaccia rappresentata dall'Incantatrice/June Moon (Cara Delevingne) e dal fratello Incubus. Ma ben presto tutti i componenti della nuova Suicide Squad scopriranno che il vero scopo della loro missione è un altro, mentre Joker (Jared Leto) ha intenzione di riavere la sua amata Harley Quinn.

Perché non c'è Ryan Gosling nel film?

Non è di certo un mistero che l'universo cinematografico della DC Comics non è mai davvero riuscito ad avere il successo sperato e a diventare un diretto rivale del Marvel Cinematic Universe dei tempi d'oro - visto che anche il MCU ormai sta mostrando segni di cedimento sempre più evidenti. Tuttavia, quando si annunciò il primo Suicide Squad - al quale è seguito sia uno spinoff dal titolo Birds of prey, sia un vero e proprio sequel - l'attenzione verso il progetto era ancora alla stelle, come dimostra il cast stellare che compone questo lungometraggio: da Viola Davis a Will Smith, da Margot Robbie al David Harbour di Stranger Things e così via. In realtà, stando a quanto si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, all'inizio il cast avrebbe dovuto essere ancora più ricco. In effetti, all'inizio il ruolo di Rick Flagg era stato pensato per Tom Hardy, che aveva già mosso i passi nel mondo DC quando aveva interpretato Bane per Christopher Nolan in Il cavaliere oscuro - il ritorno.

L'attore britannico, tuttavia, scelse di rifiutare l'offerta per poter recitare al fianco di Leonardo DiCaprio nel film Revenant - Redivivo, per il quale ottenne anche una nomination agli Oscar 2016 come Miglior Attore Non Protagonista. Successivamente Tom Hardy si disse dispiaciuto di non aver potuto prendere parte al film e perdere, così, il lavoro. Discorso un po' diverso è quello che riguarda Ryan Gosling. L'interprete di I'm Just Ken all'ultima notte degli Oscar, avrebbe infatti potuto avere un ruolo all'interno del film. Su IMDB si legge che l'attore era stato la prima scelta per il ruolo di Joker, il che avrebbe significato che Ryan Gosling e Margot Robbie avrebbero interpretato una sorta di coppia anni prima di tornare a condividere il set con Barbie.

Tuttavia, come riporta Screen Rant, Ryan Gosling avrebbe rifiutato l'offerta perché non aveva intenzione di firmare un contratto che richiedeva un impegno a fare più film, quello che in lingua originale si chiama un multi-movie deal. Di fatto, dunque, sembra che Ryan Gosling abbia rinunciato al film per tenere fede al suo proposito di non diventare mai un attore "di franchise" e questo è dimostrato anche dalla sua scelta di non fare mai sequel, se non si tiene conto di Blade Runner 2049, che però non conta perché Gosling non era nel film originale.

Senza dubbio, viste le qualità istrioniche e la vena comica che lo caratterizza, Ryan Gosling aveva tutte le carte in tavola per essere uno straordinario Joker, ma le sue scelte di lavoro lo hanno condotto su strade diverse.

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