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Napoli, una prova d'orgoglio ma la Roma di DDR non muore mai

La squadra di Calzona rimonta Dybala, poi Abraham pareggia all'89'

Napoli, una prova d'orgoglio ma la Roma di DDR non muore mai

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Quando gira storta, devi solo sperare che l'agonia finisca presto. È la fotografia del Napoli, tornato su buoni livelli di gioco almeno per 70 minuti ma preda dei suoi stessi, imperdonabili errori. Svilar fa il fenomeno e regala un punto d'oro alla Roma, che però inizia a sentire il fiato sul collo dell'Atalanta. Il pari va di lusso a De Rossi, nel primo tempo è esistito solo il Napoli. Che, al netto della padronanza in campo, ha evidenziato uno dei difetti cruciali che hanno caratterizzato la sua sciagurata stagione: l'enorme spreco sotto rete. Almeno sei palle gol create in maniera nitida, tre clamorose fallite per sciatteria o per gli interventi decisivi di Svilar, il migliore dei suoi.

L'inevitabile fase di studio iniziale ha prodotto un sussulto romanista con Pellegrini, poi la formazione di De Rossi s'è rintanata nella propria metà campo, cedendo il possesso quasi per inerzia agli azzurri: Osimhen ha trascinato i suoi portando spesso fuori area il rientrante Ndicka e ha iniziato il tiro al bersaglio dalle parti del numero uno giallorosso che ha sfornato parate a ripetizione. Non solo sul nigeriano, anche su Di Lorenzo, Kvarataskhelia e Lobotka ma l'occasione più clamorosa se l'è divorata Anguissa, a portiere battuto e con la porta spalancata.

Capita spesso, quasi sempre, che poi il Napoli becchi gol al primo tiro subìto. Che poi non è nemmeno un tiro ma l'ennesima cavolata difensiva di Juan Jesus che commette il più sciocco dei falli in area su Azmoun: Dybala non fallisce dal dischetto. Ci vogliono la zampata di Olivera e soprattutto la furbata di Kvara (che si procura il rigore, Sozza salvato dal Var) a capovolgere il risultato e raffreddare i bollori del Maradona, in aperta contestazione con gli azzurri.

Sarebbe il finale più logico e anche più giusto ma poiché il peccato mortale dei partenopei da inizio stagione si chiama difesa, ecco l'altra papera confezionata quasi al novantesimo. Il pacchetto regalo è incartato da Di Lorenzo, che sale con notevole ritardo sul corner battuto da Dybala: il capitano del Napoli tiene così in gioco Abraham (primo gol per il romanista dopo la lunga sosta ai box per infortunio) che solo soletto mette dentro il pareggio.

Più fortunato che meritato ma va bene così alla Roma, attesa adesso dalla sfida contro i tedeschi del Bayer Leverkusen: in palio c'è la finale di Europa League.

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