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"Quello che faremo è una tariffa del 25% su tutte le auto che non sono prodotte negli Stati Uniti... le aziende torneranno negli Stati Uniti in modo da non dover pagare tariffe... Ciò continuerà a stimolare una crescita come non si era mai vista prima." Così Donald Trump alla Casa Bianca. White House (Alexander Jakhnagiev)

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Trump: "Dazi del 25% su tutte le auto non prodotte negli Usa, anche se americane"

Zelensky ha mostrato il video dell'esplosione di una bomba a Kharkiv durante una partita di calcio, con allenatore e giocatori che scappano terrorizzati. Il Presidente ucraino ha commentato: "La Russia non ha nessuna intenzione di finire la guerra". Telegram (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra Ucraina, Zelensky mostra esplosione a Kharkiv durante una partita di calcio

“Ogni compromesso deve essere deciso con l'assenso dell'Ucraina e con il coinvolgimento dell'Unione europea. Come ho avuto modo di ribadire con il Segretario di Stato Rubio, con cui ho avuto un lungo colloquio in Canada, lui stesso ha riconosciuto che l'Europa deve avere un ruolo al tavolo negoziale.” Così il ministro degli esteri Antonio Tajani durante il suo intervento in Audizione nella Sala del Mappamondo a Montecitorio. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: Ucraina e Europa devono essere presenti al tavolo negoziale

"Se l'Europa si modernizza, cresce e migliora, facendo quello che dicevamo da anni è bene. Da anni dicevamo da tanti anni che avrebbe dovuto occuparsi delle grandi questioni, mentre le piccole cose andavano lasciate ai singoli Stati. Ci dicevano che eravamo antieuropeisti, ma forse lo erano coloro che portavano avanti un'idea di Europa sbagliata. Ma dividere Stati Uniti ed Europa è un errore che va favore di Cina, Russia e fondamentalismo islamico. Serve un Occidente compatto" così il deputato Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia. (Alexander Jakhnagiev)

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Donzelli (FdI): Parole di Trump? "Dividere Europa e Stati Uniti sarebbe un errore"

"Le soluzioni per porre fine al conflitto in Ucraina non sono semplici malgrado gli sforzi, la guerra è tutt'altro che conclusa e l'Italia non è mai venuta meno al suo impegno di sostenere l'Ucraina per evitare che sparisca come Stato indipendente". Così Crosetto in audizione alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: "Non veniamo meno all'impegno di sostenere l'Ucraina"

Se domani l’Italia ricevesse un attacco sarebbe in grado di difendersi? Questa è la domanda che bisogna porsi secondo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e “se la risposa è no, allora bisogna agire”. Crosetto lo ha detto oggi nelle sue comunicazioni alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera dei deputati e del Senato. “Il tempo in cui rispondere è una risposta politica, ma la necessità di rispondere a un attacco non è una risposta politica”, ha spiegato il ministro. Crosetto ha fatto presente che altri Paesi “agiscono come se la guerra fosse alle porte”, e che “bisogna prevedere anche scenari negativi”. “Nessuno può pensare di costruire la difesa di un Paese prevedendo scenari bucolici”, ha affermato Crosetto. “La pace è un equilibrio” e l’obiettivo ideale è il disarmo, ma da tutte le parti: “Se una delle due parti è armatissima e si arma sempre di più, la pace è più difficile da mantenere ed è il dramma dei tempi in cui viviamo”, ha affermato il ministro. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: "C'è chi si prepara alla guerra, dobbiamo sapere se l'Italia riuscirebbe a difendersi"

“La sala nella quale mi trovo qui a Palazzo Chigi e che vi ho già mostrato in passato raccoglie le immagini di tutti i presidenti del Consiglio d’Italia. Alcuni di quelli che vedete qui dietro di me sono quello che hanno avuto l’onore di guidare questa nazione durante l’Italia repubblicana. Pochissimi di questi uomini sono rimasti al Governo per oltre due anni. Nessuno di loro è arrivato alla fine della legislatura con lo stesso Governo. Significa che in Italia i governi si sono succeduti senza nella maggior parte dei casi avere il tempo di avanti una qualsiasi strategia definita o concreta e l’Italia lo ha pagato, perchè la stabilità è fondamentale per dare alla nazione una visione, un’autorevolezza, una centralità internazionale, una politica che costruisca per il futuro invece che limitarsi ad accaparrare consenso facile nel presente. Ecco perchè la riforma del premierato, che intanto procede in Parlamento, la considero fondamentale per l’Italia”.Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video su X. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Premierato fondamentale per Italia più stabile e forte"
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