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"In un contesto internazionale ferito da prevaricazioni e conflitti, ricordiamo che il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l’offesa. Laddove, infatti, il silenzio apre all’ascolto e accoglie la voce di chi ci sta davanti, l’offesa è un’aggressione verbale, una guerra di parole che si arma di menzogne, propaganda e ipocrisia. Impegniamoci con speranza a disarmare proclami e discorsi, curandone non solo la bellezza e la precisione, ma anzitutto l’onestà e la prudenza. Chi sa cosa dire, non ha bisogno di molte parole, ma solo di quelle giuste: esercitiamoci dunque a condividere parole che fanno bene, a scegliere parole che costruiscono intesa, a testimoniare parole che riparano i torti e perdonano le offese. Chi si stanca di dialogare, si stanca di sperare la pace", lo ha detto il Papa ai Diplomatici. (Alexander Jakhnagiev)

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Leone XIV ai Diplomatici: Il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l'offesa

"Solo quando una persona è onesta, infatti, diciamo che è “di parola”, perché la mantiene come segno di costanza e fedeltà, senza voltafaccia. Allo stesso modo, una persona è coerente quando fa quello che dice: la sua parola è il buon pegno che dà a chi la ascolta, e il valore della parola data dimostra quanto vale la persona che la dice. In particolare, il cristiano è sempre uomo della Parola: quella che ascolta da Dio, anzitutto, corrispondendo nella preghiera al suo appello paterno. Quando siamo stati battezzati, è stato tracciato sulle nostre orecchie il segno della Croce, dicendo: “Effatà”, cioè “Apriti”. In quel gesto, che ricorda la guarigione operata da Gesù, viene benedetto il senso attraverso il quale riceviamo le prime parole di affetto e gli indispensabili elementi culturali che sostengono la nostra vita, in famiglia e nella società. Come i sensi e il corpo, così anche il linguaggio va dunque educato, appunto alla scuola dell’ascolto e del dialogo. Sia essere autentici cristiani, sia essere cittadini onesti significa condividere un vocabolario capace di dire le cose come stanno, senza doppiezza, coltivando la concordia fra le persone. Perciò è nostro e vostro impegno, specialmente come Ambasciatori, favorire sempre il dialogo e tesserlo nuovamente, qualora si interrompesse. In un contesto internazionale ferito da prevaricazioni e conflitti, ricordiamo che il contrario del dialogo non è il silenzio, ma l’offesa. Laddove, infatti, il silenzio apre all’ascolto e accoglie la voce di chi ci sta davanti, l’offesa è un’aggressione verbale, una guerra di parole che si arma di menzogne, propaganda e ipocrisia", lo ha detto Papa Leone XIV ai Diplomatici (Alexander Jakhnagiev)

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Leone XIV ai Diplomatici: Non stancatevi mai di tessere la pace

"La Russia attacca l'Ucraina, ma vuole la dissoluzione dell'Europa. Non lo dico io, ma gli analisti, collaboratori e i consiglieri di Putin. Il loro obiettivo è smembrare l'Europa. Lo è sempre stato e sono molti anni che, attraverso la guerra ibrida, Putin interferisce con i nostri processi democratici" così il leader di Azione Carlo Calenda ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda: "Putin attacca l'Ucraina ma il suo scopo è smembrare l'Europa"

"Lui si definisce 'avvocato del popolo', qualcun altro l'ha definito 'Giuseppi'. E' passato da Salvini alla Boldrini, ma nonostante la rima per noi fa la differenza. Però gli diamo atto che a differenza di altri ha saputo traghettare il suo partito, oltre Casaleggio e Grillo, e arrivare fin qui accettando ancora una volta il nostro invito. Perché c'è chi viene ad Atreju e c'è anche chi scappa. Lui non è scappato e allora gli rendiamo merito di questo suo coraggio, evidentemente perché, come noi, è forte delle sue idee e chi è forte delle sue idee non teme confronto" così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte intervenendo ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Conte ad Atreju, Montaruli (FdI): "C'è chi viene qui e chi scappa, gli diamo atto del suo coraggio"

"Durante il mio viaggio contro il cancro, sono stato profondamente commosso da quella che posso solo chiamare la comunità di cura che circonda ogni malato di cancro. Gli specialisti, gli infermieri, i ricercatori e i volontari che lavorano instancabilmente per salvare e migliorare vite umane. Ma ho anche imparato qualcosa che mi turba profondamente. Almeno 9 milioni di persone nel nostro Paese non sono aggiornate sugli screening oncologici a loro disposizione. Si tratta di almeno 9 milioni di opportunità perse per la diagnosi precoce. La diagnosi precoce salva semplicemente la vita. Ora ho sentito questo messaggio ripetutamente durante le mie visite ai centri oncologici in tutto il paese. So anche quale differenza ha fatto nel mio caso, permettendomi di continuare a condurre una vita pienamente attiva anche durante il trattamento. Infatti, oggi posso condividere con voi la buona notizia che grazie alla diagnosi precoce, all'intervento efficace e al rispetto delle prescrizioni del medico, il mio programma di cure contro il cancro potrà essere ridotto nel nuovo anno. Questa pietra miliare è sia una benedizione personale che una testimonianza dei notevoli progressi che sono stati fatti nella cura del cancro negli ultimi anni. Questo è il motivo per cui sono così incoraggiato a conoscere il nuovo strumento di controllo dello screening nazionale disponibile online. Questo semplice strumento ti consente di verificare se sei idoneo allo screening del cancro al seno, all'intestino o al collo dell'utero", lo ha detto Re Carlo III in un messaggio alla Nazione. RoyalFamily (Alexander Jakhnagiev)

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Re Carlo: Le mie cure contro il cancro potranno essere ridotte nel nuovo anno, una benedizione

Al termine del burrascoso confronto tra Renzi, Zangrillo e la Ministra delle Riforme Casellati sul palco di Atreju, poiché il panel stava sforando il tempo, Giovanni Donzelli e il Ministro Crosetto sono saliti sul palco. Crosetto, scherzando, ha sollevato di peso Matteo Renzi e poi i due si sono abbracciati ridendo. (Alexander Jakhnagiev)

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Atreju 2025, il Ministro Crosetto porta via di peso Matteo Renzi dal palco

"Ho fatto una riflessione, voi lo sapete io faccio politica da 30 anni, io non sono mai andata su una pagina a insultare un personaggio politico che la pensa diversamente da me, non mi è mai capitato. Forse mi è capitato di rispondere qualche volta a qualche insulto davvero molto violento su mia sorella, poi ho smesso di fare anche quello. Adesso mi difendo non guardando, non leggendo", così Arianna Meloni ad Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Arianna Meloni ad Atreju: Non ho mai insultato gli avversari politici sui social
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