


Continuano le tensioni in ucraina. Decine di manifestanti e poliziotti sono rimasti feriti negli scontri scoppiati nei pressi del Parlamento a Kiev, e tra i feriti ci sono anche dei giornalisti che lavorano per le agenzie di stampa AP e Reuters

Scontri fra polizia e manifestanti sono scoppiati a Kiev, in Ucraina, davanti al Parlamento. Centinaia di dimostranti hanno lanciato sassi contro gli agenti, che hanno risposto con l'uso di gas lacrimogeni

L’ennesimo paradosso è che uscendo dalla cerchia delle barricate la vita ed il traffico di Kiev continuano come sempre con negozi e caffè aperti, anche se meno affollati

Un giovane attore ci racconta che fuori da piazza Maidan la vita continua a scorrere normale, la gente va al lavoro e spera che le cose si sistemino per il Paese

Giovane “soldato” con elmetto, mimetica da combattimento e anfibi: fa da sentinella all’esterno del municipio dove chiunque può arruolarsi nell’Upa, l’Esercito (clandestino) di liberazione ucraino

Finito il comizio la mamma impellicciata con la figlia avvolta nella bandiera rossa e nera dell’Esercito di liberazione ucraino, che combattè contro i sovietici durante la seconda guerra mondiale, illustra il luogo dei duri scontri delle scorse settimane con la polizia

Kiev: domenica si sono riunite 50mila persone per il comizio dei leader dell’opposizione in piazza Maidan

I paradossi della rivolta di Kiev: proprio sotto piazza Maidan, la "repubblica libera" dei ribelli, un centro commerciale è animato come se nulla fosse
