Dopo 13 anni l'Italia vince la guerra dell'aceto balsamico: sarà un marchio Ue

Inserito nel registro delle indicazioni geografiche europee (Igp): è balsamico solo quello di Modena. Si opponevano Germania, Francia e Grecia, ma alla fine solo Parigi si è astenuta. Il ministro Zaia: «É stato l'iter più travagliato»

Ha superato i confini di Modena per finire su tutte le tavole del mondo ormai da decenni, ma il riconoscimento europeo ancora mancava. È arrivato dopo 13 anni di battaglie, con una decisione di Bruxelles che riconosce ufficialmente Aceto Balsamico di Modena come una nuova Indicazione geografica europea (Igp) protetta dall'Unione europea contro imitazioni e falsi. La decisione è stata definitivamente approvata dalla Commissione europea e inserisce il classico aceto nel registro delle denominazioni e indicazioni d'origine protette (Dop e Igp), a partire dal ventesimo giorno dalla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Ue.
Una formalità burocratica, si potrebbe pensare. E invece no. Al momento della consultazione tra i 27 Stati membri, Germania, Francia e Grecia si sono opposte alla registrazione del prodotto, ma questa opposizione è stata giudicata irricevibile dagli uffici europei. Alla fine solo il rappresentante francese si è astenuto.
Soddisfatto il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia. «Da oggi abbiamo uno strumento in più per difenderlo dai numerosi tentativi di frode e contraffazione. L'iter è stato tra i più travagliati nella storia delle Indicazioni geografiche europee. La prima richiesta di registrazione risale infatti al 1996, e soltanto oggi si è giunti al termine della procedura.


Le imprese produttrici riconosciute sono 62. La produzione nel 2008, si è attestata intorno ai 100 milioni di litri, con un incremento del 7 per cento rispetto all'anno precedente per un valore stimato di circa 290 milioni di euro.

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