da Milano
Il campo di battaglia sono i nostri salotti, le tasche delle nostre giacche e le borsette. Da conquistare con le armi del marketing e dello sviluppo tecnologico, riempiendole di gadget elettronici più o meno utili, più o meno divertenti. Lettori mp3, telefonini, lettori dvd, televisori a schermo piatto. E poi i contenuti: musica e video, da ascoltare e guardare attraverso le tecnologie più recenti. Tutte le grandi aziende hi tech sono perennemente a caccia della «killer application», lapparecchio o il software che sostituisca tutti gli altri: così i telefonini sono stati trasformati in tuttofare che ci fanno ascoltare la radio, i file musicali e scattano le foto, sulle consolle dei videogiochi si possono guardare film in dvd, sui computer si può fare un po di tutto. Ma la realtà dimostra sempre di più che agli utenti piace scegliere tra il maggior numero di opzioni possibili.
Quali saranno quindi i terreni di scontro per aggiudicarsi fette di mercato dellelettronica, dallintrattenimento alle telecomunicazioni? Su un aspetto i commentatori sono daccordo: Internet resterà al centro di tutto. «La Rete - spiega Massimo Mantellini, esperto di tecnologie e curatore di uno dei blog più cliccati dItalia - ha il vantaggio di consentire agli utenti la massima libertà di scelta, e per questo risulta una scelta vincente. Le aziende che hanno cercato di mantenere il controllo nelle proprie mani alla fine si sono dovute arrendere». È di ieri lannuncio choc della Emi: letichetta discografica ha deciso di rinunciare ai sistemi anti-copia nei propri cd musicali. I «blocchi» che impedivano di farsi una copia del disco o di scaricarlo sul proprio computer erano troppo odiati dagli utenti. Un precedente che potrebbe sconvolgere il mercato delle grandi case discografiche, che già vede limare sempre più lo spazio per il cd in favore dei file mp3.
Laltro versante della guerra tecnologica riguarda i contenuti video. «Anche qui - spiega Guido Tripaldi, presidente di Voipex, un consorzio di aziende tecnologiche italiane e straniere che si occupano di telefonia e servizi vari su Internet - la Rete diventa sempre più centrale. La Iptv, la tv su Internet, sta acquistando sempre più spazio e finirà per cambiare gli equilibri del mercato televisivo. Basta guardare al nuovo contratto di servizio della Rai, che impone alla tv di Stato di aumentare lofferta di proprio programmi attraverso il Web. La Rete consentirà anche ai produttori di programmi televisivi e film di cercare nuovi canali di distribuzione, scavalcando i grandi network televisivi». I siti come Youtube hanno fatto scuola, dimostrando che attraverso Internet si possono raggiungere utenti in tutto il mondo e si può anche stimolare la produzione di video da parte degli stessi utenti. «I creatori di Skype - spiega Mantellini - stanno investendo i miliardi guadagnati vendendo la società di telefonia Voip nella creazione di un nuovo modello di televisione su Internet (si chiama Venice Project, ndr) che praticamente dovrebbe permettere a chiunque di farsi la propria tv, diretta a una nicchia di utenti sparsi nel mondo. Chi gestisce il sistema di trasmissione potrà guadagnare dalla pubblicità, chi produce in casa i video ne ricaverà soprattutto autostima».
Come arriverà in casa questa massa di contenuti? Laltro giorno Bill Gates ha presentato la propria idea: mettere al centro di tutto la propria consolle di videogiochi, la Xbox360, e una serie di software che gestiranno i nostri brani, musicali, le foto e i video e li trasmetteranno agli apparecchi di riproduzione, come la tv.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.