Roma - "È indegno, abietto, criminale e anti-italiano fare ciò che troppi media fanno, critiche infondate all’operato del governo". Spara ad alzo zero il Cavaliere. "L’impegno del governo è stato totale per chi ha perso totalmente la casa, per il resto abbiamo avviato i cantieri". Silvio Berlusconi torna a parlare del terremoto in Abruzzo, convinto che il governo non è stato inadempiente nell’opera di ricostruzione. Durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, il premier ha detto che il problema ora riguarda gli enti locali. "Ci risultano aperti quasi 12mila cantieri che riguardano le abitazioni e gli impianti industriali che avevano subìto danni ma possono essere ristrutturati e rimessi a nuovo - ha detto il presidente del Consiglio - i fondi ci sono ma le autorità locali devono fare verifiche edificio per edificio per capire se si può o meno ristrutturare e questa è un’operazione di cui non si può attribuire il compito al governo locale".
Mistifcazione della realtà Il premier ha poi lamentato che "c’è stata un’azione mistificatrice dei media", per esempio sul "popolo delle carriole": le autorità locali avevano chiesto di attribuire a imprese locali questo compito per riavviare l’economia e invece ci siamo visti proiettati su tv e giornali come se non stessimo lavorando".
La risoluzione dell’emergenza rifiuti in Campania e la gestione post terremoto in Abruzzo "erano due situazioni in cui il governo ha dato straordinaria prova di capacità", ma "i giornali dell’opposizione e le televisioni dell’opposizione si sono esercitate nella distruzione di quanto fatto" ha aggiunto il presidente del Consiglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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