Accuse archiviate, trionfo di Strauss-Kahn: «Felice di tornare a casa»

Dopo tre mesi per Dominique Strauss-Kahn finisce l’incubo americano. La vicenda giudiziaria che ha chiuso la carriera di Dsk alla guida del Fondo monetario internazionale si è chiusa ieri, dopo tre mesi e nove giorni, con l’archiviazione di tutte le accuse per violenza sessuale che lo hanno portato prima in carcere e poi agli arresti domiciliari.
Il giudice Michael Obus della Corte suprema dello stato di New York ha sentenziato che tutti e sette i capi di accusa sono archiviati, sospendendo l’entrata in vigore della sentenza fino alla decisione della corte d’appello sulla nomina o meno di un procuratore speciale. Sentenza che è arrivata poco dopo, chiudendo la vicenda penale di Strauss-Kahn. Obus aveva peraltro già deciso che un procuratore speciale non era necessario, rifiutando la richiesta dell’avvocato della donna che accusava Strauss-Kahn. Secondo l’avvocato il procuratore distrettuale di Manhattan non era stato imparziale e aveva trattato la vittima come un imputato. Ma alla fine è stata proprio l’incerta credibilità della donna, Nafissatou Diallo, a far crollare un accusa che inizialmente si fondava su un racconto che la procura aveva giudicato solido e indubitabile.

«Sono impaziente di tornare a casa e a una vita normale», si legge in un comunicato diffuso da Dsk s: «Questi ultimi mesi sono stati un incubo per me e la mia famiglia». Ma intanto per sapere se potrà riavere il suo passaporto Strauss Kahn ha dovuto aspettare oggi. Il Tribunale infatti ieri ha chiuso per la scossa di terremoto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica