Durante un delicato intervento in una Cabina elettrica del Tuscolano un operaio dellAcea è stato colpito da una forte scarica elettrica e si trova attualmente ricoverato al Reparto ustionati dellospedale SantEugenio. Lincidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì scorso a Largo Volumnia allAppio-Tuscolano. Limpianto di Acea Distribuzione è stato posto sotto sequestro per i conseguenti accertamenti giudiziari. Luomo sembra fuori pericolo. I medici del SantEugenio domani inizieranno la fase delle medicazioni e degli accertamenti più approfonditi. Le ustioni riportate riguardano il viso e il petto poiché ha preso fuoco la camicia e le braccia che hanno riportato scottature di secondo grado.
Si tratta dellennesimo incidente sul lavoro avvolto nel mistero che allarma il personale tecnico del «comparto energia» dellex-municipalizzata romana. Sono note le proteste e i mugugni allinterno della società elettrica e che riguardano la riduzione del personale, dopo gli accorpamenti tra la società dilluminazione pubblica e la società di distribuzione, le condizioni di pressione e pressappochismo per fronteggiare i guasti elettrici nella città metropolitana più estesa dItalia (tre-quattro squadre per turno) e il proliferare «non coordinato e scollegato» di lavori in appalto, e lassenza di condizioni di sicurezza.
Lincidente occorso a R.L. può essere inquadrato in tale contesto? Sembra proprio di sì. La cabina elettrica su cui stava lavorando loperaio è classificata dallAcea come non a norma. «È un fatto - dicono i tecnici Acea - che la cabina 637 è infernale. Si trova nella scuola elementare Giovanni Cagliero. ed è un nodo fondamentale per alimentare lampia utenza dellAppio-Tuscolano. Ma gestito e controllato con il vecchio sistema e, dopo un intervento dadeguamento che risale al 1998, non ha subìto migliorie negli anni successivi. Tanto è vero che tuttora è elencato tra gli impianti non a norma dalla stessa «Acea distribuzione Spa».
Insomma, la Sala Operativa Elettrica, da oltre un anno esegue le manovre e le operazioni sulla rete attraverso due tecnologie: «il vecchio sistema Acea» e uno «nuovo» che non copre tutte le cabine e i centri sul territorio. «Il primo - dicono i tecnici di Acea - opera sullinterruttore e consente di conoscere lapertura e la chiusura del primario oggetto di manovra, mentre il nuovo consente di conoscere la situazione topologica dellintera rete.
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