Sport

Acli, al via focus a Bologna su sport e violenza

Ai lavori anche il presidente del Coni Petrucci e quello della Figc Abete. Nell'occasione il ct azzurro Prandelli riceverà il 1° Premio intitolato a Enzo Bearzot

Il triangolare di calcio «Against The Violence», la 1ª edizione del Premio Enzo Bearzot e il convegno «Sport e Violenza»: sono questi alcuni degli appuntamenti piu' importanti che caratterizzeranno i lavori dell'assemblea nazionale dell'Unione Sportiva Acli, in programma fino al 19 giugno al Palazzo «Re Enzo» di Bologna. La manifestazione e' stata presentata presso il Salone d'Onore del Coni, alla presenza, tra gli altri, del presidente del Coni, Gianni Petrucci, del Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, del vice presidente vicario della Figc, Carlo Tavecchio, e dei presidenti dell'Us Acli, Marco Galdiolo, e dell'Acli, Andrea Olivero. «Il calcio si deve ricordare piu' spesso di parlare di etica - ha ammesso il numero 1 del comitato olimpico nazionale - deve riuscire a farne il suo cavallo di battaglia». «Lo sport per tutti è un'occasione importante anche da un punto di vista di economia reale - ha sottolineato Tavecchio - visto che parliamo di un bacino di milioni di persone».
Per il triangolare di calcio, oltre alla Nazionale Parlamentari scenderanno in campo la rappresentativa del Coordinamento Club di Bologna e la Selezione della Questura di Pesaro e Urbino. L'intento è quello di promuovere il dialogo tra le diverse componenti che possono contribuire ad un passo in avanti verso la sicurezza, il rispetto delle regole e la funzione educativa dello sport. Ma il triangolare (venerdì 17 giugno allo Stadio di Castenaso alle 20,30) sarà solo l'antipasto di una più grande occasione per discutere di legalità e rifiuto della violenza nel mondo dello sport, attraverso anche convegni, seminari, tavole rotonde, workshop e attivita' sportive con al centro il tema della 'sfida educativa attraverso lo sport'. «Questa è una scommessa senza quota - ha ammesso il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi -. Incrementare la diffusione della pratica sportiva, non solo a livello fisico, ma anche per i valori che lo sport può trasmettere, è uno dei nostri grandi obiettivi. È un sogno che vogliamo che si realizzi, magari insieme ai Giochi Olimpici del 2020 proprio a Roma».
La giornata clou dell'Assemblea Nazionale organizzativa e programmatica di metà mandato dell'Us Acli si svolgerà sabato 18 giugno, con la consegna al ct azzurro, Cesare Prandelli, della 1ª edizione del Premio Enzo Bearzot (una scultura in bronzo di 5 kg creata dall'artista Mario Ferrante). «È un grande riconoscimento per Prandelli - ha ammesso Petrucci - degno erede di Bearzot. Finora è partito col piede giusto». Un premio accolto con soddisfazione dallo stesso ct azzurro: «Spero di essere all'altezza e di meritarmelo - le parole di Prandelli -. È un accostamento di grande responsabilità, Bearzot non solo ha insegnato a giocare al calcio ma le sue squadre si sono sempre contraddistinte per il loro comportamento».
La cerimonia di premiazione sarà preceduta da un convegno sul tema «Violenza nello Sport», che presenterà anche una prima valutazione dei risultati conseguiti con l'introduzione della «tessera del tifoso», e che vedrà la partecipazione oltre che del ct azzurro, anche del presidente del Coni Petrucci, del numero 1 della Figc, Giancarlo Abete e di Don Luigi Ciotti di Libera.
«Le Acli - ha spiegato il presidente Olivero - scommettono sullo sport perchè rappresenta una straordinaria sfida educativa, soprattutto in questo momento drammatico, in cui diventa indispensabile far crescere i valori autentici dello sport». Una sfida educativa ormai "improcrastinabile", secondo il presidente dell'Us Acli, Marco Galdiolo.

«Chi fa sport deve anche puntare a trasmettere valori educativi importanti - ha spiegato - Il tema della sfida educativa interessa tutti e non è più rimandabile».

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