Ad Hannover il riscatto di furgoni e camion, sempre più ecologici

Si allarga agli automezzi da lavoro l’utilizzo di motorizzazioni alternative. Sfida tra «giganti»

da Hannover

Efficienza, sostenibilità ambientale e sicurezza. Sono gli assi primari lungo i quali si muove il settore dei veicoli commerciali e industriali, presente in questi giorni a ranghi compatti al più importante Salone internazionale, l’Iaa di Hannover, con una nutrita salva di inediti che evidenziano una spinta all’innovazione mai così ampia e tangibile. Risposte concrete all’esigenza di ridurre subito consumi ed emissioni, affidate a veicoli e componenti su cui fa leva una rassegna dai numeri record: 2.066 espositori di 47 Paesi distribuiti su 275mila metri quadrati, tra i quali spicca la presenza delle case italiane. In primo luogo Fiat Professional, con le novità attese di Ducato e Fiorino in versione Natural Power destinate a consolidare il primato europeo nei veicoli commerciali a metano (nel 2007 a quota 47% dell’immatricolato continentale), cui si aggiunge Fiorino Electric, realizzato in collaborazione con Micro-Vett e concepito per il trasporto in ambito cittadino; accelerazione da 0 a 50 orari in 6,4 secondi e autonomia superiore a 100 chilometri, grazie agli accumulatori agli ioni di litio di nuova generazione.
Per il Fiorino, premiato nella giornata inaugurale come «International van of the year 2009», anche le versioni Combi e Cargo con il Multijet 1,3 lt da 75 cv, accreditato di consumi e costi di gestione ridotti: 4,5 litri per 100 km e primo tagliando a 30mila chilometri. Ducato, Scudo e Fiat Strada Pick Up, accanto a Doblò, il cui nuovo modello debutterà nel 2009, completano una gamma che potrà montare il nuovo cambio robotizzato Comfort-matic a 6 rapporti.
In casa Iveco le novità sono il Daily elettrico e l’Eurocargo 4x4; con il recente lancio della Campagnola si completa una famiglia che ha visto negli ultimi due anni la presentazione di 10 nuovi modelli. Nell’imponente stand, ove trova spazio pure uno store monomarca, si manifesta la ricetta di Iveco per la sostenibilità ambientale: metano (anche quello ricavato dai rifiuti), elettrico e ibrido diesel-elettrico, quest'ultimo declinato su Daily ed Eurocargo (e su bus già impiegati in diverse città italiane e francesi) in fase di test su strada. Dieci dei primi circolano a Milano affidati a Federal Express mentre i secondi, progettati per ridurre consumi e Co2 fino al 30% nel trasporto urbano, a breve saranno oggetto di analogo collaudo; il 4 cilindri Euro V da 160 cv è associato a un cambio automatizzato, un moto-generatore elettrico e un sistema start-stop frutto della collaborazione con Bosch, che qui sottolinea le innovazioni destinate a fornire al diesel pulito nuovi spazi di sviluppo, contenendo i costi di gestione.

Una sfida che Renault Trucks e Mercedes interpretano abbracciando l’ibrido, e proponendo l’una le soluzioni Optifuel, associate alla scelta del motore, a un sistema di monitoraggio dei consumi e un corso di guida «al risparmio», e l’altra l’inedita abbinata metano-elettrico: se questo ibrido, battezzato Econic, è un concept che promette un taglio del 60% dei consumi rispetto al diesel, è invece realtà la terza generazione dell’Actros (tra l’altro «Truck of ther year»), primo autocarro ad adottare di serie un cambio totalmente automatizzato e, in opzione, un sistema di frenata assistita, senza sottrarsi al must di consumi più contenuti.

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