Cronaca locale

"Addio Sandra, sei stata davvero una di noi"

Erano centinaia le donne che hanno affollato la chiesa di Segrate. Signore di ogni età, arrivate da tutta Italia. L’annuncio della Moratti: "Dedicheremo alla coppia Vianello una piazza o un giardino vicino a via Tolstoj"

"Addio Sandra, sei stata davvero una di noi"

"Sandra era una di noi. Semplicemente. Una grande professionista, certo; per molti aspetti un vero e proprio mito, una stella della televisione. Tuttavia era soprattutto una donna. Che sapeva comunicare i propri disagi, le proprie problematiche, insomma, la sua "normalità" di donna a tutte noi che l’ammiravamo da lontano. E il fatto che fosse così antidiva ce la faceva sentire molto vicina... Una specie di vicina di casa. Che magari rappresenta molto più di te, ma che, alla fine, vive la tua stessa vita, nel bene e nel male".
Maura Tozzi, 65 anni, si è fatta accompagnare in macchina da Como dal figlio per assistere ai funerali di Sandra Mondaini. Lui, un 36enne, ha brontolato un po’. Poi si è preso un giorno di ferie dal lavoro e ieri era quasi contento di trovarsi lì, a Milano 2, insieme alla sua mamma, davanti alla chiesa di Dio Padre dove lo scorso aprile era stato Raimondo Vianello a ricevere l’ultimo saluto. "Ha notato quante signore e signorine ci sono? - abbozza lui timidamente - La Mondaini era trasversale, piaceva a tutte".
Ed è proprio così: c’erano soprattutto donne ieri ai funerali di Sandra Mondaini. Signore di tutte le età, con il fazzoletto in mano e gli occhiali da sole abbassati per nascondere qualche lacrima. Donne che stavolta sono riuscite a entrare in quella chiesa che, cinque mesi fa, era stata circondata da personale delle forze dell’ordine come un fortino dove avevano accesso solo parenti e vip. Niente ressa e basso profilo di rigore ieri per Sandra. Comuni cittadini, perlopiù di Segrate e dintorni, si sono così mischiati con i personaggi dello spettacolo, come Gerry Scotti, Pippo Baudo, Alba Parietti. Le prime file sono state lasciate invece per il presidente e il vicepresidente Mediaset, Fedele Confalonieri e Piersilvio Berlusconi, per il sindaco di Milano, Letizia Moratti e il presidente della provincia Guido Podestà.
"Di primo acchito sembrerebbe quasi che, rispetto al marito, il saluto riservato alla signora Sandra sia meno caloroso - ha detto Piera Leoni, 65 anni, contitolare con il marito del salone di parrucchieri "Vittorio" alla residenza Mestieri e che per circa 15 anni è stata la parrucchiera della Mondaini -. Ma credo che la gente abbia semplicemente voluto rispettare il dolore di questa gran donna. Che, dopo il clamore suscitato dalla morte del marito, si è chiusa nel suo dispiacere ed è scomparsa quasi silenziosamente. Lei è sempre stata una donna molto umana, che viveva il quartiere come una qualsiasi signora di queste parti: mentre il marito giocava a pallone e a tennis con il fratello, lei faceva qualche partita a burraco allo Sporting. Bisognerebbe pensare a qualcosa per ricordarla". E, in merito a questo argomento, il sindaco Moratti ha dichiarato di voler dedicare alla celebre coppia televisiva una piazza o giardino. "Stiamo valutando una piazza vicino via Tolstoj e tre giardini" ha detto donna Letizia. E altrettanto vorrebbe fare il primo cittadino di Segrate, Adriano Alessandrini. "Ma nella discrezione più totale - sottolinea Alessandrini -. Non erano una coppia chiassosa. E credo ci avrebbero tenuto a essere ricordati in maniera semplice, ma qui, a casa loro".
Del resto lo ha detto anche don Walter Magni durante l’omelia. "Sandra voleva che tutto fosse fatto qui, vicino alla sua casa". E forse è proprio per questo che ha deciso di essere seppellita a qualche centinaio di metri da Milano 2, nel cimitero di Lambrate. Un po’ lontano da Raimondo, che riposa al cimitero romano del Verano.

Ma accanto alla donna più importante della sua vita: sua madre.

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