Adesivi sui sensori di un volo Alitalia pronto al decollo Un’intimidazione?

Roberto Filibeck

Forse saranno le registrazioni effettuate dalle decine di telecamere sparpagliate ovunque, collegate direttamente con una sala operativa a fornire risposte esaurienti agli investigatori della Digos e della Polaria di Fiumicino che stanno indagando sullo strano «incidente» accaduto due giorni fa all’aeroporto di Fiumicino. Qualcuno poco prima che decollasse un aereo della compagnia Alitalia battezzato con la sigla AZ 1753, con un’ottantina di passeggeri a bordo, poco prima delle 20 si è avvicinato all’aereo, un MD 80, e ha tappezzato i due sensori che rilevano la velocità del velivolo posti in alto vicino alla cabina di pilotaggio, con alcuni stickers adesivi di quelli che generalmente sono apposti sui bagagli per identificare il proprietario. Che si tratti di un atto intimidatorio o meno (per gli investigatori non si può considerare un vero e proprio sabotaggio), un fatto è più che certo: quel qualcuno non era certo estraneo alle attività frenetiche che avvengono sulle piste, visto che non solo ha avuto tutto il tempo per avvicinarsi all’aeromobile senza essere notato, ma sapeva dove mettere le mani allo scopo di creare solo un po’ di scompiglio e non certo un vero incidente. L’aereo infatti è poi decollato regolarmente riportando solo un lieve ritardo.
Ne sono più che convinti anche gli investigatori della Polaria e quelli della Digos che non solo hanno messo al setaccio le registrazioni delle telecamere, ma stanno controllando anche le turnazioni di tutti coloro che quel giorno hanno lavorato intorno all’aeromobile. Per gli inquirenti, infatti, «non si è trattato di alcun sabotaggio, ma solo di uno stupido gesto da parte di qualche incosciente». Secondo la ricostruzione dei fatti compiuta dagli inquirenti, il comandante del volo poco prima di partire, durante le consuete operazioni di controllo degli apparati di bordo, si è accorto di una spia accesa che segnalava il malfunzionamento di un sensore che rileva la velocità dell’aeromobile. Da un controllo più approfondito da parte dei tecnici è poi emerso che erano state applicate proprio sui sensori delle etichette adesive. Un gesto dimostrativo che, secondo gli investigatori, non ha mai messo a rischio né la sicurezza del volo, né tanto meno l’incolumità dei passeggeri. Un’ipotesi quest’ultima avvalorata anche dal fatto che il comandante del velivolo si è subito accorto dell’anomalia e non avrebbe mai portato avanti la procedura per il decollo se il problema non fosse stato presto risolto.

Visto il clima che regna in questi giorni nello scalo romano e i malumori dei dipendenti di terra di Alitalia, ieri più di qualcuno ha anche azzardato, così come gia accaduto in passato, l’ipotesi che a compiere un gesto così stupido possa essere stato qualche addetto aeroportuale. Saranno in ogni caso gli investigatori ad appurarlo e comunque il responsabile/i rischia non solo una denuncia penale, ma dovrà rispondere dell’accusa per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti.

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