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Aeroflot: Toto ci ha chiesto di allearci. Air One: non è vero
da Milano
Come anticipato ieri dal Giornale, il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per Alitalia è stato prorogato dal 2 al 12 luglio. Il Tesoro lo ha reso noto ufficialmente di prima mattina, a mercati ancora chiusi, e fin dallapertura lannuncio ha avuto un effetto positivo sul titolo, che a fine giornata ha guadagnato in Borsa il 3,27% a 0,856 euro; rialzo che si aggiunge allo strappo del 7% registrato la vigilia, con volumi di scambio quadrupli rispetto alla media. Generico il commento rimbalzato nelle sale operative: «La proroga della scadenza aumenta la possibilità che arrivi qualche altro soggetto». Sicuramente dieci giorni di più soddisfano le legittime aspettative dei concorrenti, che possono elaborare con più calma i propri disegni. Due, in particolare, le questioni «aperte»: il ruolo di Matlin Patterson e la strategia di Air One.
Quanto al primo, il fondo (proprietario di due medie compagnie statunitensi, World Airways e American Transair) finora non lascia intendere se la sua presenza è reale o puramente virtuale - come sostengono in molti - forse sollecitata dal Tesoro per sostenere la procedura: Matlin aveva già le carte in regola per andare avanti, e farlo non costava nulla. Tra entrare in una data romm e non entrarci, è sempre meglio farlo. Se le sue intenzioni sono indirizzate verso una partecipazione alla gara, Matlin dovrà allearsi a un soggetto italiano che permetta di soddisfare le richieste del bando sul mantenimento dei diritti di volo. Chi può essere questo italiano? Per ora non trapelano indiscrezioni; ma lannuncio un partner in tempi brevi sarà la miglior risposta a chi in questo momento minimizza il ruolo Matlin a un semplice atto di presenza.
Potrebbe, il socio, essere Air One? Teoricamente sì, perché fino alla fine è possibile laccorpamento tra cordate. Ma di ciò, finora, nulla si è detto.
Piuttosto, ieri si è assistito a uno stizzito botta e risposta a distanza tra la stessa Air One e Aeroflot. «Non siamo interessati alla collaborazione che Air One ci ha proposto» ha detto a Mosca il vice amministratore delegato di Aeroflot, Lev Koshlyakov, a Bloomberg News. «Dal punto di vista organizzativo abbiamo poco in comune», ha aggiunto Koshlyakov. «Se noi e Alitalia siamo entrambe aviolinee globali, Air One è completamente diversa, e conseguentemente ha compiti diversi». Ma Air One smentisce: «Non ci sono mai stati contatti né diretti né indiretti con Aeroflot, né è mai stata ipotizzata la possibilità di presentare una proposta congiunta» ha fatto sapere in serata Carlo Toto. Evidentemente, uno dei due dice le bugie.
Come anticipato ieri dal Giornale, il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per Alitalia è stato prorogato dal 2 al 12 luglio. Il Tesoro lo ha reso noto ufficialmente di prima mattina, a mercati ancora chiusi, e fin dallapertura lannuncio ha avuto un effetto positivo sul titolo, che a fine giornata ha guadagnato in Borsa il 3,27% a 0,856 euro; rialzo che si aggiunge allo strappo del 7% registrato la vigilia, con volumi di scambio quadrupli rispetto alla media. Generico il commento rimbalzato nelle sale operative: «La proroga della scadenza aumenta la possibilità che arrivi qualche altro soggetto». Sicuramente dieci giorni di più soddisfano le legittime aspettative dei concorrenti, che possono elaborare con più calma i propri disegni. Due, in particolare, le questioni «aperte»: il ruolo di Matlin Patterson e la strategia di Air One.
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