Aeroporti, se il pericolo si nasconde nelle piante

Va bene il pericolo terrorista, l’allarme attentati, la psicosi kamikaze, ma negli aeroporti i rischi a volte arrivano dai più innocui dei «passeggeri» in transito: le piante. Negli aeroporti lombardi nel 2009 sono stati eseguite 4.360 ispezioni su piante, vegetali e prodotti derivati. Settantantette le irregolarità riscontrate. Lo ha ricordato ieri Luca Ferrazzi, assessore regionale all’Agricoltura. «Negli ultimi quattro anni - ha spiegato - sono stati oltre 28mila i controlli del Servizio fitosanitario regionale alle dogane aeroportuali di Malpensa, Linate e Orio al Serio». Un servizio di salvaguardia delle produzioni agricole comunitarie, della salute e dell’ambiente. Gli ispettori, controllando la merce in entrata, assicurano che possa essere commercializzata con la certezza di non recare con sé parassiti e organismi patogeni dannosi». I controlli quotidiani degli ispettori del Servizio regionale, coordinati da Ersaf (l’Ente per i servizi all’agricoltura e alle foreste), permettono di individuare situazioni pericolose e in alcunecasi di sopprimere vere e proprie frodi, come l’importazione illegale di specie non consentite.

«In altri casi - sottolinea Ferrazzi - le piante potrebbero essere portatricidi insetti, funghi o batteri, la cui diffusione in un ambiente per loro non naturale potrebbe causare gravissimi danni alle produzioni, alla sicurezza alimentare e alla biodiversità».

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