da Roma
Lindustria immobiliare ha avanzato una proposta per risolvere lemergenza abitativa. Si tratta di realizzare un milione di nuove case a basso costo destinate alla locazione per almeno 25 anni a canoni sostenibili concordati. Il 30% delle unità, che resterebbero in capo a investitori istituzionali (fondi, siiq e fondazioni), dovrebbe essere destinato alle categorie disagiate.
Secondo le stime di Assoimmobiliare, illustrate dal presidente Gualtiero Tamburini e dal vicepresidente Carlo Puri Negri, la realizzazione di questa tipologia di immobili («residenze destinate alla locazione») produrrebbe investimenti privati nellordine di 100 miliardi di euro con rendimenti netti attesi al 5-6 per cento. Lapertura di questo nuovo mercato, secondo lassociazione aderente a Confindustria, non ne renderebbe necessaria la copertura finanziaria in quanto idoneo a generare gettito fiscale.
In commissione Bilancio al Senato lemendamento che recepiva la proposta è stato bocciato in virtù del regime fiscale favorevole al nuovo istituto. Il sottosegretario allEconomia Grandi ha sottolineato che «la Finanziaria non è il luogo opportuno», mentre il ministro Santagata si è mostrato disponibile ad aprire il confronto già con la manovra.
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