Migliorano nettamente le condizioni di Marco, lo studente quindicenne aggredito lo scorso 27 dicembre a Formia e poi ricoverato durgenza allospedale «Fiorini» di Terracina. Il ragazzo è stato sottoposto con successo a un delicato intervento chirurgico per lasportazione della milza. Venerdì sera, invece, sono scattate le manette per un suo coetaneo, studente come lui al liceo scientifico di Formia. È accusato di tentato omicidio, oltre che di omissione di soccorso.
Questi i fatti secondo la testimonianza della vittima e la ricostruzione eseguita dai carabinieri. Una settimana fa la vittima era stata attirata con una telefonata in una zona isolata di Formia, nei pressi della chiesa di Santa Maria La Noce, dal suo aggressore e da un gruppo di altri quattro coetanei che avrebbero tutti assistito al pestaggio. Doveva essere un regolamento di conti in piena regola, una punizione perché Marco aveva cominciato a frequentare da un po di tempo lex fidanzata del suo aggressore. Così si è scatenato il violento pestaggio fatto di ripetuti calci e pugni alladdome. Teminata la «lezione» uno del gruppo ha accompagnato il ragazzo al pronto soccorso dellospedale «Dono Svizzero» di Formia, dove però la vittima ha inizialmente raccontato di essere caduto accidentalmente dal suo motorino. Una versione che è stata immediatamente smentita grazie a un primo esame delle ferite riportate.
Laggressore, identificato dopo alcuni giorni di indagine dei carabinieri della compagnia di Formia, è stato arrestato nel tardo pomeriggio di venerdì in esecuzione di unordinanza di custodia cautelare del Tribunale dei minori di Roma. Ora si attendono provvedimenti anche per gli altri componenti del gruppo che, come detto, avrebbero assistito al pestaggio senza però intervenire.
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