Ahmadinejad: Bush, sei nulla davanti ad Allah
7 Settembre 2006 - 00:00Il presidente iraniano provoca il collega Usa e lo sfida nuovamente a un dibattito allOnu. Salta lincontro Solana-Larijani sul nucleare
Gian Micalessin
Adesso lo scontro politico e strategico tra Stati Uniti ed Iran è una lite tra presidenti. Se per George W. Bush il suo omologo iraniano è solo un tiranno alla guida di un regime simile ad Al Qaida, per Mahmoud Ahmadinejad il presidente americano è un nulla rispetto a Dio e alla sua volontà. Il presidente iraniano sogna però di sfidare quel nulla in un dibattito sui mali del mondo davanti allAssemblea Generale dellOnu al via il 12 prossimo 12 settembre. «Solo così lumanità potrà scegliere ciò che reputa più giusto», spiega il presidente pasdaran, certo di poter indicare allumanità la via migliore. Il battibecco tra presidenti riecheggia, però, in uno scenario sempre più inquietante. Da ieri la contesa sul nucleare è più vicina alla resa dei conti. Alì Larijani, il capo del Consiglio di Sicurezza iraniano responsabile del negoziato nucleare, ha snobbato lincontro di Vienna con il capo della diplomazia europea Javier Solana. Lincontro, organizzato dallUnione dopo la scadenza dellultimatum del 31 agosto, doveva servire a trovare un accordo in extremis ed evitare il ricorso alle sanzioni. Se il negoziatore iraniano non si farà vivo entro qualche giorno il ricorso al Consiglio di Sicurezza sarà inevitabile. Secondo alcune interpretazioni il ritardo di Larijani va attribuito alle divisioni tra lala dura del regime iraniano, contraria a qualsiasi cedimento, e le pressioni dei cosiddetti conservatori pragmatici decisi ad evitare lo scontro aperto.
Il mancato arrivo di Larijani ha innescato la dura reazione del cancelliere tedesco Angela Merkel, che pur escludendo la possibilità di un intervento armato ha duramente criticato «linsoddisfacente risposta dellIran». «Non chiuderemo la porta al negoziato ha detto la Merkel - ma non possiamo stare a guardare mentre lIran ignora le regole delle autorità nucleari dellOnu». Il segretario di Stato americano Condoleezza Rice fa invece sapere al direttore dellAiea (Agenzia Internazionale per lEnergia Atomica) Mohammed El Baradei che Washington aspetterà i risultati della mediazione europea anche se lattesa, specifica la Rice, potrà durare «settimane, ma non mesi».
La risposta di Ahmadinejad a Bush arriva durante le celebrazioni di Teheran per la nascita del Mahdi, il 12° imam scomparso destinato, secondo gli sciiti, a riapparire sulla Terra per salvarla dal caos e dal disordine. Per il presidente iraniano quelle celebrazioni non sono semplice ritualità. Per lui, devoto del Mahdi, lincontro religioso diventa loccasione per mescolare la fede messianica nel dodicesimo imam allo scontro con lAmerica di George W. Bush. Il presidente americano in quel miscuglio di strale politico ed elegia profetico-religiosa diventa un semplice tu senza nome e senza titoli. «Io ti avviso - tuona Ahmadinejad - il mondo ti minaccia, il cammino generale intrapreso dallumanità va verso ladorazione di Allah e della divinità. Limmane marea è già in movimento, e al confronto della volontà divina tu sei il nulla». Il passo successivo della risposta a Bush sembra ispirato direttamente dalla fede nel Mahdi. «Tutte le comodità, la cultura, la tecnologia e leconomia esistono grazie allimam del Tempo - spiega Ahmadinejad - il marxismo è ormai Storia, ma lincapacità del liberalismo di guidare il mondo è chiara: per questo invitiamo lUmanità a seguire lunico, vero cammino».
Grazie a queste certezze Ahmadinejad è certo di poter dimostrare linconsistenza del pensiero occidentale e sfida il presidente avversario a comparire davanti allAssemblea Generale dellOnu per «analizzare i problemi del mondo e risolverli». Solo così, aggiunge Ahmadinejad, «lUmanità potrà scegliere e decidere».