Via ai saldi, per i commercianti un «business» da 265 milioni

«Forza venite gente», i saldi sono finalmente arrivati. Da oggi, per la felicità di commercianti e acquirenti, sei settimane di tempo per accaparrarsi le offerte di fine stagione. Il Lazio si candida a rappresentare l’8 per cento della spesa prevista in tutta Italia: si tratta di circa 265 milioni di euro, dei quali il 70 per cento verrà speso nella sola capitale. Dal 2006, però, sembra esserci un lieve calo della spesa, circa il 5 per cento: «La previsione è in lieve ribasso - spiega Roberto Polidori, presidente di Federabbigliamento -. Si attesterà mediamente sui 260 euro a famiglia, mentre lo scorso anno è stata di circa 320 euro». Tra le cause di tale flessione ci sarebbe un minore potere d’acquisto delle famiglie e la forte propensione degli acquirenti verso i prodotti tecnologici, dai telefoni cellulari ai computer.
L’acquirente medio dei saldi è stato non solo studiato, ma addirittura descritto da un identikit: uomo, tra i trenta e i quarant’anni, e disposto a spendere fino a 120 euro. Per accontentare tutto il pubblico gli esercizi commerciali si stanno da subito prodigando con offerte di sconti già al 50 per cento: «I negozianti aspettano con entusiamo le vendite, così come gli acquirenti - continua Polidori -. Una cosa è certa, però. Il consumatore è cambiato, ora è molto più attento, sa già quello che devono acquistare». La clientela, quindi, sembra dividersi in due tipi, «da un lato le famiglie con due redditi, che fanno acquisti in ogni momento dell’anno - nota Alberta Parisse, presidente do Confesercenti Roma -. Dall’altro la clientela dei saldi, composta da famiglie più numerose e monoreddito». Queste non badano alle mode ma tendono a un «acquisto razionale», legato alla durata del prodotto.
Periodo dei saldi significa, a volte, anche possibilità di truffe a danno dei consumatori. Proprio per questo è stato istituito lo «Sportello saldi» del «Movimento difesa del cittadino» (la consulenza è possibile attraverso il numero 06/45471055). Questo, a poche ore dall’inizio dei saldi, ha registrato ancora poche telefonate, delle quali la maggior parte da negozianti: tema più gettonato, chiarimenti sul diritto al trattamento delle merci vendute. «C’è molta confusione sul tema - spiega Fabiana Peruzzi, responsabile del servizio -. Se per esempio l’abito è difettoso, il commerciante ha il dovere di sostituirlo su richiesta del cliente. Diversamente, se il consumatore richiede il cambio della taglia, la sostituzione della merce è a discrezione del commerciante». Riscontro astrologico interessante del mondo dei saldi è, infine, il «turismo da Outlet»: i centri commerciali che applicano sconti tutto l’anno.

Per l’occasione questi amplificano ancora le offerte alimentando la voglia di acquisti «di molte famiglie - spiega Marco Torresan, direttore del Fashion District - che organizzano autentiche gite per comprare articoli di pelletteria e abbigliamento».

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