Una raccomandazione: «Non chiamatelo bosco». In gergo tecnico, il verde che verrà piantato in piazza Duomo a partire dal 2011 si chiama «volume topiario». Larchitetto Renzo Piano che firma il progetto la definisce «unoasi verde». Ma certo è che una quarantina di carpini alti venti metri e piantati su un basamento a scalini di circa un metro e mezzo (protetti probabilmente da una piccola cancellata) fanno pensare immediatamente a un boschetto. Per ora, via libera (almeno sulla carta) al progetto di Piano e del maestro Claudio Abbado, che per tornare sul podio della Scala aveva chiesto un cachet di 90mila alberi ma proprio sul filare di 220 piante tra il Duomo e il Castello era stato irremovibile. Dopo un braccio di ferro a distanza, ieri finalmente il vertice a Palazzo Marino tra larchistar genovese e il sindaco Letizia Moratti. Quasi due ore di riunione, presenti lassessore allArredo urbano Maurizio Cadeo, il sovrintendente Claudio Artioli, gli architetti Alessandro Traldi e Rosellina Archinto, il professor Guido Rossi che ha il compito di trovare gli sponsor per aiutare Palazzo Marino a coprire i costi. Piano fa presente che il suo studio si integrerà con il progetto per il verde che il Comune ha già iniziato nel 2008 ed è già finanziato, e che «entro il 2015 porterà il verde, dal centro alla periferia, ben oltre la quota dei 90mila alberi chiesti da Abbado che quindi è stato più che accontentato». Sono dodici i «casi studio» dove mescolare grigio e verde, ossia cemento e 3.182 alberi dal centro alla periferia: oltre a piazza Duomo ci sono il Quadrilatero, via dei Missaglia e viale Forlanini, viale Bligny, corso Genova, largo Tel Aviv, corso di Porta Volta, viale delle Regioni, piazza Cordusio, via Dante, corso Como, via De Amicis, corso Indipendenza, via Fiori Chiari. Il focus è sulla promenade Duomo-Castello, con i 212 frassini (50 in largo Cairoli e piazza Beltrami, 19 in piazza Cordusio, 67 in via Orefici) e la quarantina di carpini davanti a palazzo Carminati, sul lato opposto della cattedrale. «Piante leggere, con foglie caduche» sottolinea Piano. «Abbiamo recepito il lavoro preziosissimo di Piano - conferma il sindaco -. Questo è il lavoro che faremo da qui in avanti. Se lo avessi visto tre anni fa e avessi dovuto scegliere fra mettere 2mila alberi in periferia e 200 in centro, avrei scelto i primi. Ma avendo già fatto questa prima fase, il progetto di Piano ora la arricchisce». Circa 73mila alberi «sono già finanziati e i restanti 17mila sono in corso di finanziamento entro il 2010». Resta lidea però che accontentato col piano già in atto di Palazzo Marino il maestro Abbado, sul centro il Comune prenda tempo. «Partiamo prima dai casi più semplici, piazza Cordusio e largo Beltrami» ha suggerito il sindaco allarchitetto, che però ritiene più simbolico concentrarsi subito su piazza Duomo. Sì dallassessore Cadeo, che suggerisce «il via ai lavori in primavera 2011». Intanto il traguardo si allunga allExpo del 2015, ci sarà il tempo dunque per affrontare caso per caso i dodici step anche nel prossimo mandato. E il Comune non nasconde le perplessità su via Dante, la stessa piazza Duomo. E in viale Forlanini «ci sono i cantieri del metrò» premette il sindaco.
Un conto è «il progetto su mappa - frena lassessore ai Lavori pubblici Bruno Simini - ma bisogna fare valutazioni attente per evitare di aprire e trovarci di fronte a sorprese e a dilatazioni dei tempi insopportabili per la città». Resta anche il rebus dei fondi, il costo per ogni albero sarà in media di 3.700 euro, le più care proprio in via Dante con circa 4.300 euro. Ma «insieme possiamo trovare gli sponsor» ha garantito Piano al sindaco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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