nostro inviato a Garlasco (Pavia)
Giuseppe e Rita Poggi, i genitori di Chiara, la giovane massacrata la mattina del 13 agosto con una decina di sprangate alla testa, sono andati a prendere Alberto Stasi, fidanzato e finora unico indagato per il delitto, e insieme sono andati in cimitero. Un quarto dora, poi i coniugi hanno riaccompagnato a casa il ragazzo. Un atto privato ma che comunque sa tanto di attestazione ufficiale di fiducia.
Lincontro è avvenuto ieri subito dopo pranzo, quando la Renault Scenic con Giuseppe, 56 anni, e Rita, 53, ha imboccato via Carducci a Garlasco dove il giovane abita con i genitori, poi si è diretta verso Pieve Albignola, dove è stato tumulato il corpo della giovane.
«Su questa vicenda è stato fatto molto clamore, ma i fatti valgono più delle parole» commenta lepisodio Eleonora Lucido, che con il padre difende Alberto. «Sono persone che si sono strette nel loro dolore - ha aggiunto -, e che per questo vanno rispettate. Del resto che cosa volete che faccia un ragazzo a cui è stata uccisa la fidanzata se non andare ogni giorno, come fa Alberto, al cimitero ?».
Ufficialmente non risulterebbero esserci stati altri incontri, dopo lultimo in caserma a Vigevano una decina di giorni fa quando, riferisce Giovanni Lucido, mamma Rita e il ragazzo si abbracciarono. La donna poi avrebbe sussurrato al ragazzo: «Sono certa che non sei stata tu a uccidere Chiara». Una convinzione che non è stata scalfita dallavviso di garanzia firmato dal pm Rosa Muscio.
Il delitto infatti fu scoperto da Alberto che, allarmato perché la ragazza non rispondeva al telefono, entrò in casa e trovò il cadavere. Corse dai carabinieri con scarpe e abiti perfettamente puliti raccontando di aver visto il volto della fidanzata nel pallore della morte.
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