Algeri - Nelle mani dei terroristi. E' questo il timore. Una turista italiana, Maria S. di 53 anni, è stata rapita nel Sahara algerino,
secondo quanto riportato dal quotidiano algerino El Chourouk che cita "fonti certe". Non ci sono ancora conferme da parte della Farnesina che sta effettuando accertamenti per verificare l'attendibilità della notizia. Il
sequestro sarebbe avvenuto in una zona a circa 130 chilometri a sud di Djanet, il principale centro abitato del sud-est algerino.
Le prime ricostruzioni In base alle prime ricostruzioni, una quindicina di persone con armi automatiche e a bordo di due jeep 4x4 avrebbero rapito la donna, l'autista e la guida, questi ultimi subito rilasciati. Una volta rapita, la donna sarebbe stata costretta a contattare un tour operator di Djanet. Lo riferisce il giornale algerino ’Ennahar’, ma il responsabile dell' agenzia di viaggi non conferma. "Non ho però nessun contatto con lei e ancora non sono riuscito a contattare le guide che
l’accompagnano. Sto verificando". La donna, ha aggiunto, "è una nostra antica cliente, viene ogni anno. È del nord Italia, fa sempre viaggi
da sola". Raccontando i particolari della vicenda, il quotidiano scrive che la donna si era allontanata dal gruppo con
cui viaggiava per comprare del cibo, quando sarebbe stata intercettata dai terroristi. Dopo l’annuncio del sequestro, l’esercito e la polizia
militare sono stati messi in stato d’allerta alla ricerca di veicoli sospetti.
Al momento si ignora la destinazione dove la donna sia stata portata. Il giornale algerino Ech-Chourok ritiene possibile che dietro il sequestro ci sia la mano di al-Qaeda
nel Maghreb islamico, che ha già eseguito alcuni sequestri nella regione.
Zona a rischio "Da tempo la Farnesina
sconsiglia viaggi nel sud ovest dell’Algeria",
sottolinea il ministero degli Esteri.
In un avviso riguardante l’Algeria, pubblicato sul sito viaggiare.
Algeria, turista italiana rapita Si segue la pista islamica di al Qaeda
Maria S, di 53 anni, sarebbe stata sequestrata due giorni fa da uomini armati, nel deserto del Sahara algerino. In corso accertamenti della Farnesina
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