All’Anas l’ultima tranche di documenti sulla fusione

Prodi: «Non è un problema la sede a Barcellona»

da Roma

Ieri Autostrade ha completato l’invio dei documenti relativi alla fusione con Abertis richiesti dall’Anas. Oltre alle valutazioni di Goldman Sachs sulla sostenibilità finanziaria dell’operazione e alla relazione dell’ex consigliere Giuseppe Guarino nel cda del 2 maggio,sarebbe stata inviata anche una controdeduzione in risposta ai rilievi critici formulati dall’ex ad Vito Gamberale. Quest’ultimo starebbe preparando una lettera da inviare al presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro nella quale si ribadisce punto per punto la propria contrarietà al progetto di fusione.
L’Anas si è riservata di verificare la completezza della documentazione (giunta solo in serata) che sarà poi esaminata dalla commissione ad hoc della quale fanno parte Andrea Monorchio, Luigi Cappugi e Guido Rossi.
Intanto il Financial Times è tornato a manifestare perplessità sulle nozze tra Autostrade e Abertis definite «uno spettacolo non edificante» per la coda di polemiche che ne è scaturita. Pur criticando il «nazionalismo economico» italiano, il quotidiano britannico ha rilevato che in un Paese al quale servono infrastrutture migliori un gruppo straniero fa sperare «peggio di prima». Ma forse non tutti in Italia sono contrari.

Il presidente della Generalitat catalana (il governo autonomo della regione; ndr), Pasqual Maragall, lunedì scorso 8 maggio ha reso noto di aver chiamato il futuro premier Romano Prodi per sapere se l’Unione intendesse opporsi alla fusione. «Prodi - ha affermato Maragall - mi ha detto che non c’era nessun problema relativo al trasferimento della sede a Barcellona. ma che il problema è il governo paritario della nuova entità».

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