Il catalogo riporta sulla copertina un noto quadro di Mario Schifano, Senza titolo del 1984, realizzato con smalto e acrilico su tela, valutato intorno ai 50mila euro. E colorato e i suoi cerchi astratti dai mille toni fanno pensare a un giardino fiorito. E tutti i quadri dellautore portano lautentica della Fondazione Schifano. Uninformazione che vorrebbe essere una garanzia, per le cento opere messe allasta dalla rinata Casa dArte Finarte con sede in piazzetta Bossi 2.
Goffredo Parise apre il catalogo della battuta dasta del pittore romano scomparso nel 1998, con un intervista-dialogo del 1965, realizzata per la presentazione di una mostra storica allo Studio Marconi. Il succo della conversazione è: guarda i quadri di Schifano e conosci luomo e lartista. Schifano ha tutto del tipo mediterraneo; forse anche un po per i natali in Libia (era il 1934), dove il padre - funzionario pubblico - era stato trasferito. Uno stile originale che gli ha sempre conferito una sorta di eleganza; la stessa che possedeva quando, con grande senso del mistero e ricco di energia, si chinava sulle sue tele per spruzzare e spalmare il colore, segno di entusiasmo e di forza vitale. Del resto, rapidità, incisività, decisione e - perchè no - felinità, sono sempre state caratteristiche peculiari del suo carattere, di uomo e dartista.
Nel catalogo che accompagna lesposizione da oggi all8 febbraio, giorno della battuta dasta, cè anche unintervista di Dacia Maraini del 1973, mentre i testi di Floriano De Santis del 2011 attualizzano levento. Daccordo con Restany, Quintavalle, Oliva e Cueff, la prospettiva artistica di schifano «è semplicemente uno slittamento senza possibilità di arresto che riconduce agli impulsi irrazionali e a un grado di chiarezza e a una forma che sono quelle della ragione del cuore: non respinge nulla dellesperienza contemporanea e accetta tutte le contraddizioni, pur rifacendosi a una sua propria disciplina interiore».
I quadri di piccolo e medio formato che Schifano amava lavorare con le mani, con i bastoni, con i pennelli, con ogni mezzo che aveva a disposizione, hanno una quotazione base che si va fino ai 90mila euro.
Le cento opere allasta vanno dal 1958 al 1997 e potranno essere visitate dal pubblico dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Martedì 8 febbraio, giorno dasta, si partirà con il primo lotto alle ore 16.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.