Palermo - Il bilancio dei feriti nell'incendio di San Martino delle Scale, frazione di Monreale (Palermo) continua a salire. Al momento sono quattro le persone ricoverate in ospedale per aver respirato il fumo del rogo. Si tratta di tre civili, tra cui una donna, e un vigile del fuoco. Per due (la donna e il vigile del fuoco) è stato necessario il ricovero in rianimazione al Civico per sottoporli alla camera iperbarica. Intanto altri focolai si registrano a Pioppo, in località Casaboli e Scillato. In entrambi i casi le fiamme, divampate da ieri, non minacciano centri abitati.
Il racconto del rogo di San Martino "Sono bastati 10 minuti perché il piccolo rogo di un incendio già domato ieri riprendesse vigore e si trasformasse in un inferno di fuoco": lo racconta Marco Armetta, 35 anni, sposato e padre di tre bambini, uno degli sfollati di San Martino delle Scale, in provincia di Palermo. Decine di persone sono state portate nella ex cava Serafinello a San Martino delle Scale, frazione di Monreale (Pa), localizzata dalla prefettura come centro di raccolta. Alcune persone si sono rifiutate di lasciare la propria abitazione nonostante le fiamme non siano lontane. Gli incendi, su più fronti, rischiano di raggiungere il centro abitato. Sul posto stanno operando dieci squadre dei vigili del fuoco con una cinquantina di uomini.
Fermati due pastori Due dei quattro pastori in stato di fermo per il rogo dell'agriturismo bruciato a Patti due giorni fa sono stati rilasciati, mentre gli altri due sono ancora in commissariato. Mentre Mariano Lamancusa, 32 anni, e il fratello Valerio, 31 anni, restano ancora a disposizione della polizia, è stato rilasciato il terzo fratello Lamancusa, Filippo, 36 anni. Non è ancora nota l’identità del secondo rilasciato. Mariano e Valerio Lamancusa sono i proprietari delle due auto sequestrate in cui sono state trovate fiammiferi e una bottiglia. I reati ipotizzabili potrebbero essere quelli di omicidio colposo e incendio doloso.
Le zone d'intervento Anche quest'oggi il Sud Italia si è svegliato con l'emergenza incendi. Sono 38 i roghi e tutti sulla costa del Meridione su cui sta intervenendo la Protezione civile e la situazione meteo continua a favorirli. In particolare, sono in azione elicotteri e canadair in Sicilia (nel Palermitano e Messinese), in Calabria (nel Reggino e Cosentino), in Basilicata (nel Potentino), in Campania (nel Cilento) e in Puglia (nel Foggiano). Intanto è rientrato l’allarme nel Cosentino e le persone evacuate nella notte sono rientrate a casa e nelle strutture turistiche.
Vasto incendio nel Messinese Da ieri sera gli uomini dei vigili del fuoco stanno cercando di spegnere un vasto incendio divampato nelle campagne di Montagnareale, comune del Messinese confinante con Patti. I carabinieri hanno chiesto ieri l’ausilio dei soccorsi del comune di Patti. Da stamattina, alle operazioni di spegnimento che vanno avanti da oltre 12 ore, partecipano anche due canadair della protezione civile.
"Il 50% del territorio del comune di Montagnareale è bruciato dalle fiamme", ha detto l’assessore provinciale al Commercio Rosario Sidoti. Le fiamme sono arrivate vicino al centro abitato ma ancora i cittadini non sarebbero stati evacuati. Patti, oggi lutto cittadino Bandiere a mezza asta in tutti gli edifici pubblici e manifesti listati a nero ricordano che oggi a Patti, città del messinese devastata dagli incendi che hanno fatto tre vittime, è giornata di lutto cittadino. Alcuni esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche per ricordare le vittime del rogo dell’agriturismo il "Rifugio del falco" e tutte le strutture agrituristiche della zona per solidarietà sono rimaste chiuse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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