Cultura e Spettacoli

Alle radici dell’antisemitismo musulmano

«Rinnegando i tesori dello spirito in cambio delle ricchezze di questo mondo, i Figli di Israele fecero una scelta miope e meschina; ingrati verso il loro Signore, furono condannati a esercitare nel corso dei secoli quella funzione antitradizionale e reietta che ha procurato loro tante peripezie e dolore». Tradotto in termini più semplici: gli ebrei hanno rinnegato la loro Fede per l’oro e perciò soffrono da secoli. Non è uno stralcio di un libro di propaganda nazista. È una delle «perle» del commento al Corano di Hamza Roberto Piccardo, segretario della più grande organizzazione musulmana in Italia (Ucoii). Di perle così, nella versione del libro sacro ai musulmani edita da Newton&Compton e presentata dallo storico Franco Cardini, se ne trovano parecchie. Una discreta selezione la offre il nuovo saggio di Carlo Panella Il complotto ebraico. L’antisemitismo arabo da Maometto a Bin Laden (Lindau), un libro che fa piazza pulita del politicamente corretto. Spiega Panella: «Stupisce che una casa editrice come la Newton&Compton abbia pubblicato tali affermazioni antisemite. Stupisce ancora di più che uno storico serio e al di sopra di ogni sospetto di antisemitismo come Cardini si sia prestato a scrivere la prefazione a un testo in cui sono compresi questi deliri antisemiti. Probabilmente vittima della propria convinzione circa la storica “tolleranza” musulmana islamica nei confronti degli ebrei, Cardini pare essere come inciampato in un doppio errore di fiducia, verso i musulmani storici e verso alcuni fra quelli di oggi. Risalta dunque in questo commento al Corano, venduto a migliaia di copie in Italia, la conferma di un antisemitismo musulmano radicato, violento, oggi egemone in Europa, che si esprime proprio attraverso una lettura del Corano razzista nei confronti degli ebrei». Dal canto suo, il libro di Panella - uno dei più attenti osservatori del mondo islamico in Italia - ripristina un po’ di paletti che il luogoqualunquismo ha scardinato da tempo. Si scopre così che non è vero che l’Islam sia sempre stato tollerante verso gli ebrei; al contrario la sua storia è un susseguirsi di pogrom a partire dall’VIII secolo. Non è vero che l’antisemitismo dilagante oggi nei Paesi musulmani sia causato dalla nascita dello Stato di Israele: anzi, inizia con Maometto, più di mille anni prima del ritorno degli ebrei in Terra Santa. Non è vero che l’antisemitismo sia stato esportato nei Paesi arabi dalla cristianità, ma è piuttosto vero il contrario (che poi i cristiani siano stati ottimi allievi, è tutta un’altra questione). Come scrive Panella «non è vero che l’antisemitismo dei giovani arabi nati in Europa è oggi una reazione alla politica dei governi israeliani. È l’opposto: l’antisemitismo è implicito nella predicazione islamica diffusa nelle moschee europee. Aggravato, non originato, dalla polemica anti-israeliana». L’accusa agli ebrei di tessere un immenso «complotto» è il vero fondamento dell’antisemitismo moderno ma fu formulata per la prima volta da Maometto. Da allora, la tradizione musulmana vede la loro mano dietro ogni crisi politica. Il Corano è l’unico libro sacro pieno di ingiurie verso gli ebrei (definiti «porci e scimmie»). Sono musulmani i primi pogrom della storia europea, e sono stati i musulmani a imporre per la prima volta (nell’861) il distintivo giallo agli ebrei. La storia viene letta dalle classi dirigenti musulmane come un susseguirsi di «complotti ebraici». Anche le grandi divisioni dell’Islam, a cominciare da quella tra sciiti e sanniti, sarebbero state provocate da ebrei falsi convertiti, ebrei apostati. Ecco perché «l’Europa razzista ha importato dal Corano la teoria del “complotto ebraico”, base dell’antisemitismo moderno. Teoria che vuole che tutti gli ebrei complottino sempre contro le comunità che li ospitano. Per l’Islam gli ebrei hanno falsificato la Bibbia, violato la propria legge e s’infiltrano nella comunità musulmana per distruggerla, praticando falsamente la fede di Allah». Questa è la colpa eterna degli ebrei.

E proprio su questo antisemitismo delle origini si fondò, alla fine della prima guerra mondiale, la rifondazione del nuovo Islam allo sbando e orfano del califfato.

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