«Credo che si debba auspicare unalleanza tra famiglia, gli ambienti educativi in particolare la scuola e i centri di produzione mediatica che offrono programmi dedicati ai bambini». È questa la proposta che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha lanciato ieri mattina a conclusione del convegno intitolato «I media e i bambini: più risorse e più responsabilità» in occasione della festa del santo patrono dei giornalisti Francesco di Sales. Larcivescovo, che ha partecipato alla fase finale dei lavori e ha ascoltato gli interventi di molti operatori del settore don Tarzia, responsabile del «Giornalino», Rossana Sisti che cura linserto «Popotus» di Avvenire, Roberta de Cicco del «Gt Ragazzi» di Raitre, Cristiana Nobili di «Disney Channel» ha chiesto, di invertire «lordine del rapporto così come oggi viene comunemente accettato: non sono prima i media che devono produrre e poi domandare se quanto prodotto è educativo o meno, oppure che possono limitarsi a mettere sullavviso che quanto prodotto ha bisogno di essere mediato dalla presenza delladulto, ma sono la famiglia e la scuola che devono richiedere ai media la disponibilità a produrre certi programmi o promuovere certi strumenti».
Comè nel suo stile, Tettamanzi non si è limitato a denunciare ciò che non va, ma ha parlato positivamente delle possibilità offerte dai media anche per il pubblico più giovane, usando la parola chiave della «corresponsabilità», affinché le famiglie e gli ambienti educativi diventino protagonisti delle scelte di palinsesto e di programmazione. (...)
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